Passo dello Stelvio, una delusione dietro l'altra: slitta il vertice sulla riapertura

Per gli operatori una stagione da odissea

 Passo dello Stelvio (repertorio)

Passo dello Stelvio (repertorio)

Bormio (Sondrio), 10 settembre 2019 - Doveva esserci il vertice in Prefettura lunedì per la riapertura del Passo dello Stelvio, quasi isolato dopo la chiusura sia della strada sul versante valtellinese per rischio smottamento di sassi, sia per quella del versante trentino, dove domenica è scesa una fitta nevicata. Invece, il vertice non c’è stato, l’Anas non ha ritenuto necessario un incontro, farà sapere quando i lavori per permettere la riapertura saranno programmati, di concerto con il Comune di Bormio. Nel frattempo, gli operatori turistici dello Stelvio, ad impianti sciistici estivi ancora aperti, sono delusi e anche arrabbiati.  In Alta Valtellina oltre al fronte caldo della frana del Ruinon e del semi isolamento di Santa Caterina Valfurva c’è anche la preoccupazione per il passo dello Stelvio, che al momento se non è isolato poco ci manca.    Partiamo  dall’inizio: dieci giorni fa, sabato 31 agosto, un enorme masso staccatosi dalla montagna ha sfondato le reti metalliche di protezione ed è caduto sulla statale 38 a Bormio, in un tratto in cui in giornata erano transitati 10mila ciclisti per prendere parte all’evento clou della stagione di “Enjoy The Stelvio Park”, la 19ª edizione della “Scalata Cima Coppi”, la salita al Passo dello Stelvio per l’occasione chiusa alle auto. Una tragedia sfiorata, la strada chiusa, sembrava solo per poche ore.   Invece, da 10 giorni la statale 38 è ancora interdetta, il passo dello Stelvio inaccessibile dal versante valtellinese. Poi, domenica nuovi guai: anche il versante altoatesino è stato chiuso a causa della fitta nevicata che si è abbattuta proprio sulla strada, all’altezza del passo.    Una buona notizia per gli impiantisti, coltre bianca, fresca, in un periodo in cui non era prevista. Ma una notizia decisamente non positiva visto che, proprio a causa della nevicata, gli impianti dello sci estivo sono diventati non più accessibili, se non dalla Svizzera, dal passo dell’Umbrail, una strada decisamente più difficile da percorrere e, anche questa, per ore invasa dalla neve.   Dal punto di vista turistico un disastro, si prospetta una chiusura anticipata degli impianti, già aperti in ritardo, a giugno, a causa delle avverse condizioni meteo che hanno impedito l’apertura della statale fra Bormio e il passo. Un inizio in salita, una fine che potrebbe rivelarsi quindi davvero pessima.  E se ieri gli operatori speravano nel vertice programmato in Prefettura per la riapertura della strada, hanno fatto male i conti: nessuna riunione, Anas ha comunicato che farà sapere quando inizieranno i lavori, di concerto con il Comune di Bormio, e solo allora comunicheranno la possibile riapertura della statale 38 dello Stelvio. E, nell’attesa, agli operatori turistici non resta altro da fare che disperarsi.