Policampus, la sosta a pagamento? "Il Comune faccia retromarcia"

Lo chiede la Cisl per il parcheggio: il bilancio sembra confermare le perplessità avanzate da molti

Parcheggio Policampus

Parcheggio Policampus

Sondrio, 17 aprile 2019 -  Dall’introduzione della sosta a pagamento nel parcheggio del «Policampus», a sud della stazione ferroviaria di Sondrio, sono trascorsi quasi quattro mesi e il bilancio sembra confermare le perplessità avanzate da molti, sindacato in primis. «Non possiamo non prendere nota dei tanti posti vuoti. I cittadini non sfruttano più il parcheggio», esordisce il referente del settore viabilità e trasporti della Cisl, Michele Fedele, che, alla luce dei fatti, auspica un dietrofront da parte del Comune.

«L’area rimane libera per almeno i due terzi, anche nei giorni e nelle ore di maggior afflusso - aggiunge -. L’abbiamo constatato di persona oggi (ieri per chi legge, ndr.): alle 11 c’erano poche auto parcheggiate a fronte dei tanti posti liberi e disponibili. Il che ci fa pensare che sia in parte disatteso l’intento dell’amministrazione comunale: con l’introduzione del pagamento del parcheggio assicurare un comodo interscambio con la stazione ferroviaria poco distante».

Secondo Fedele molte persone, per lo più lavoratori provenienti da frazioni e Comuni limitrofi, pur di non affrontare la spesa giornaliera, decidono di lasciare la macchina altrove, in aree ben più lontane e scomode. «Ma allora perché non correggere il tiro e ripristinare la gratuità almeno per lavoratrici e lavoratori? Che senso ha avere parcheggi che restano vuoti e, al contempo, creare disagio ai cittadini?», aggiunge il sindacalista sintetizzando le «numerose sollecitazioni ricevute».

Meglio sarebbe «limitare l’area a pagamento alla parte coperta e riportare la gratuità in quella soprastante scoperta». Una via di mezzo insomma. «Metà del parcheggio sarebbe libera, l’altra metà a pagamento. Si eviterebbe così la sosta «illimitata» di alcuni autoveicoli che, prima dell’introduzione della tariffa, avevano scambiato la parte coperta per un garage», prosegue.

«Auspichiamo che l’amministrazione, che aveva annunciato possibili ripensamenti a seguito del periodo di sperimentazione, possa accogliere almeno questa proposta» conclude il rappresentate della Cisl del capoluogo, che ha seguito passo passo tutto l’iter e ha denunciato subito il problema, anche se nella zona sotto la ferrovia qualche posto auto in più libero è stato creato. Numeri però ancora insufficienti per far fronte alle richieste. Il parcheggio in questione è libero dopo le 17 dei giorni lavorativi, ma la domanda è soprattutto alla mattina.