Sondrio, bufera sui parcheggi a pagamento

Il balzello di via Tonale: "Penalizzati noi che lavoriamo a Sondrio"

L’area di sosta di via Tonale regolata dal parchimetro solleva il malcontento

L’area di sosta di via Tonale regolata dal parchimetro solleva il malcontento

Sondrio, 9 dicembre 2018 -  Da un lato comprendono la necessità di avere maggiore turn-over tra le auto parcheggiate, così da garantire la possibilità di trovare un posto a chi ne ha bisogno; dall’altra, però, avrebbero auspicato misure diverse e non un nuovo “balzello”, come lo descrivono in molti. La maggior parte dei sondriesi e di chi in città lavora, inevitabilmente, non è felice della novità introdotta dalla Giunta comunale, che ha deciso di prevedere tariffe, seppur inferiori rispetto agli altri park cittadini, per il parcheggio di via Tonale. Parcheggiare sarà gratuito solo per i pendolari in possesso di abbonamento ferroviario.

«L’assessore Carlo Mazza dice che non si vuole “fare cassa” - afferma Angelo Capelli – ma se la ragione è davvero quella di evitare che si ripetessero le situazioni di stallo delle macchine parcheggiate tutto il giorno sarebbe bastato introdurre il pagamento solo della parte sotterranea dalle 18 alle 7. Con questa manovra vengono penalizzati i lavoratori, che trascorrono gran parte della loro giornata a Sondrio e che lasciano anche un congruo indotto economico alle attività commerciali, bar e ristoranti in primis, e che facevano volentieri a meno di questa gabella comunale. Giusto favorire i pendolari, ma anche noi che veniamo in auto a Sondrio lo siamo, ma non utilizziamo il treno anche per i continui disagi di Trenord. E ora siamo, ancora una volta, penalizzati».

Della stessa opinione anche Daniele Bombardieri, che afferma: «Si dovrebbe far pagare dalle 18 alle 6 del mattino, così chi parcheggia come fosse il suo garage paga, ma non si danneggia chi lavora». «Sfido a trovare altri parcheggi liberi per i lavoratori che vengono da fuori città – commenta poi Gino Crotti -. Ben vengano i parcheggi a pagamento a ridosso dei centri urbani, io stesso farei volentieri due passi in più a piedi avendo alternative che, però, a Sondrio non vedo. Senza considerare il pessimo servizio di Trenord, che potrebbe essere una valida alternativa all’auto».

Contrario alla novità anche Fabio Beltrama, che dice: «Chi deve parcheggiare per andare al lavoro ha una spesa mensile in più da sostenere proprio come i pendolari. È stato tolto il parcheggio a nord della stazione ferroviaria che permetteva di “fare cassa”, ora per recuperare ci si attacca a chi lavora. Spero che tutti lo disertino». «I pendolari potranno parcheggiare gratuitamente, ma noi che veniamo a Sondrio per lavorare dove potremo lasciare la macchina? - si chiede poi Santola Mastrandrea -. A rimetterci saranno i commercianti, perché passa la voglia di venire a Sondrio». C’è, però, anche chi si dice d’accordo con la scelta della Giunta. «Finalmente qualcuno si è accorto della situazione in cui versava il parcheggio: auto impolverate e ferme lì chissà da quanto tempo – afferma Roberta Pola Carnazzola -. Complimenti per il senso civico. Chi si lamenta, dovrebbe ringraziare questi soggetti. Non capisco i lavoratori che si lamentano. Vorrebbero il parcheggio gratis? Io lavoro a Lugano e un giorno qualcuno mi disse: “Il lavoro è qui, non è un mio problema se tu abiti lontano o dove parcheggi l’auto”. Sono abituati troppo bene».