Valtellina, ospedali salvi: Sondrio sarà leader

Un presidio principale, hub di secondo livello, con tutte le specialità

Sondrio, riqualificazione rete ospedaliera

Sondrio, riqualificazione rete ospedaliera

Sondrio, 12 ottobre 2019 - Non un ospedale unico per la provincia di Sondrio, ma un presidio principale, quello di Sondrio, hub di secondo livello, con tutte le specialità, affiancato da un ospedale per acuti specializzato in determinati settori, il «Morelli» di Sondalo, e da due ospedali di comunità per rispondere ai bisogni legati alle cronicità, dedicati in particolare ai pazienti subacuti e alle visite ambulatoriali, i presidi di Chiavenna e Morbegno. È questa la mappa disegnata dal Politecnico di Milano, che ha presentato ieri ai sindaci di Valtellina e Valchiavenna i risultati dello studio realizzato su incarico di Regione Lombardia. «Questa è stata una giornata molto importante – ha commentato l’assessore regionale alla Montagna, il valtellinese Massimo Sertori – perchè il lavoro svolto dal Politecnico è stato presentato ai sindaci. Un lavoro intenso, che rappresenta un modo innovativo di approcciarsi ad un tema tanto delicato e importante quale è la sanità nei territori montani. Sono stati ascoltati i portatori di interesse, si è partiti dal territorio e dalle analisi, ad esempio, dei flussi e del tasso di fuga.

Il risultato è uno studio analitico e oggettivo, privo di interessi campanilistici, che speriamo permetterà di trovare un sistema sostenibile il più efficace possibile in un territorio particolare. Il nostro è un territorio antieconomico per natura dal punto di vista dei servizi. Da questo studio ora dobbiamo partire, è una straordinaria opportunità da cogliere in modo responsabile, pensando ai cittadini». L’assessore al Welfare della Regione, Giulio Gallera, ha poi illustrato per sommi capi alla stampa lo studio, che presto sarà a disposizione per un’analisi più attenta. «Abbiamo chiesto ad un ente terzo, il Politecnico di Milano, di illustrarci quale fosse, secondo i loro esperti, l’architrave di un’erogazione sanitaria di qualità sul territorio valtellinese e valchiavennasco – ha premesso Gallera -. Il tutto partendo dalla voce del territorio. Ebbene, innanzitutto voglio rassicurare: nello studio non si parla di ospedale unico, ma si ipotizza un “modello-rete” in cui, però, i 4 presidi abbiano un ruolo e compiti diversi, irrealistico pensare a 4 ospedali hub di secondo livello visto che non ci sarebbero nemmeno i medici da farci lavorare. Quindi, un solo hub di secondo livello, l’ospedale di Sondrio, all’interno del quale siano presenti tutti i reparti e le specialità. Poi, un ospedale dedicato ai malati acuti, il «Morelli», un presidio montano caratterizzato da specializzazioni quali la Traumatologia, l’Unità spinale e la Pneumologia, solo per citarne alcune. Infine, i due presidi di Morbegno e Chiavenna “ospedali di comunità” per affrontare i bisogni legati alle criticità, dedicati in particolare ai pazienti subacuti e alle visite ambulatoriali». Il tutto prevederà investimenti, in particolare per gli ospedali di Sondrio e Sondalo. «Decine di milioni di euro – ha concluso l’assessore Gallera – che verranno investiti per la sanità valtellinese e valchiavennasca».