Ospedale Morelli, spaccatura sindaci-Movimento

Sondalo, i primi cittadini alzano la voce contro il gruppo di Trabucchi. Una rottura non salutare

Infermieri all’opera nelle corsie dell’ospedale “Morelli“ di Sondalo

Infermieri all’opera nelle corsie dell’ospedale “Morelli“ di Sondalo

Sondalo (Sondrio) - I sindaci dell’Alta Valle non ci stanno, continuano a lavorare per il bene del Morelli e accusano il movimento Rinascita Morelli autonomo di inscenare una specie di campagna d’odio contro le istituzioni. Una dura presa di posizione quella dei primi cittadini dell’Alta Valtellina dopo che il movimento presieduto da Ezio Trabucchi, alcuni giorni fa, li aveva accusati, in poche parole, di "tradimento".

"Dispiace assistere ad uno scenario in cui le persone vengono utilizzate per fini che nulla hanno a che fare con la sanità e il Morelli – dicono battaglieri i sindaci dell’Alta Valle all’unisono -. Attacchi strumentali e denigratori, da chi sta ai vertici del movimento, stanno assottigliando la speranza di sopravvivenza del nosocomio sondalino e portando sfiducia tra la gente. Non siamo stanchi di ricevere attacchi che nulla hanno di costruttivo, se non l’obiettivo di inscenare una campagna contro le istituzioni locali ma preoccupati perché tali attacchi hanno esclusivamente dei meri fini strumentali e non costruttivi. Noi continueremo ad intraprendere tutte le azioni necessarie per ottenere il rilancio e la valorizzazione dell’ospedale Morelli tramite una forma di gestione autonoma".

Ma l’unità di intenti e una proposta univoca, l’unica che potrebbe sbloccare la situazione, appare ora una chimera. "Tale risultato sarebbe più facile da ottenere uniti e non contrapposti come sta accadendo, le istituzioni stanno percorrendo tutte le vie possibili per salvare il Morelli. Ricordiamo inoltre che la raccolta firme (sostenuta anche dai sindaci dell’Alta Valle) aveva l’obiettivo di sostenere l’ospedale Morelli, risorsa fondamentale del nostro territorio, e non quello di prestarsi ad una becera strumentalizzazione di qualche ex amministratore, che quando ricopriva certe cariche pubbliche della sanità non si era mai interessato". Dispiaciti e allibiti i sindaci dagli "insulti" ricevuti. "Siamo inoltre basiti da questo costante ricorso al linguaggio degli insulti, delle accuse e delle volgarità, che rappresenta un pessimo esempio di comunicazione, anche per i nostri giovani. Speriamo che tutto questo possa insegnare ai nostri ragazzi che, al di là delle differenti posizioni, ci possa essere una forma di comunicazione più consona e corretta. E soprattutto che, rivestendo ognuno per la propria parte dei ruoli di visibilità, si possa tornare a parlare di contenuti perché questo è quello che realmente importa".