"Africa-Italia-Africa", il progetto per salvare l'ospedale di Sondalo

Il progetto per rilanciare il complesso ospedaliero "Morelli"

Al centro il sindaco di Sondalo, Luigi Grassi, mentre stringe la mano al maestro Mogol (National Press)

Al centro il sindaco di Sondalo, Luigi Grassi, mentre stringe la mano al maestro Mogol (National Press)

Sondalo, 11 dicembre 2016 - Il sindaco Luigi Grassi è, a dir poco, entusiasta. Certo la strada è lunga e sarà anche tortuosa, si è infatti ancora nella fase embrionale del progetto, ma c’è una forte unità e volontà di intenti, istituzionale ed extra, con l’appoggio di big del mondo dello spettacolo quale il paroliere Mogol, poeta della musica, e del cantautore Davide Van De Sfross, cittadino onorario del Comune sede del Morelli. E proprio sul futuro preoccupante di questo nosocomio su cui si discute da anni, è stata «ripescata» la «brillante idea di Mescia», come precisa il sindaco Grassi, di quel Luigi suo ex assessore, ma soprattutto per tantissimi anni presidente e direttore generale del vecchio ex sanatorio destinato a morte sicura, ma che Mescia riuscì a resuscitare ma, soprattutto, farlo diventare sede di eccellenze sanitarie. Stiamo parlando dell’innovativo e ambizioso progetto umanitario, scientifico e di rivalutazione del presidio sondalino.

L'ospedale Morelli di Sondalo (National Press)
L'ospedale Morelli di Sondalo (National Press)

«In sintesi si intende instaurare - precisa Grassi - una proficua collaborazione con i Paesi del Terzo mondo e creare al Morelli un centro di formazione per medici e studenti provenienti da Stati in via di sviluppo affinchè possano, dopo una solida e avanguardistica formazione, diventare medici e insegnanti di medicina e portare la loro esperienza in quelle terre». Il progetto si chiama «Africa-Italia-Africa», ed è avvallata dal suo padrino, il maestro Mogol, dal ricercatore statunitense di origini tiranese-grosino, Giorgio Mosconi, dal senatore tiranese Benedetto Della Vedova, da sindaci e amministratori della media e alta Valtellina, dal Comitato a difesa della sanità di montagna coordinato dall’ex sindaco di Tirano, Pietro Del Simone.

«Tutto nasce durante una cena con Mogol al termine della bella serata-spettacolo tenuta a Sondalo lo scorso gennaio. Parlando delle difficoltà di questa gemma che è il Morelli, candidato a patrimonio dell’umanità per l’Unesco, Mogol che in passato si è adoperato in operazioni umanitarie in Africa, si è interessato alla discussione e così si è iniziato a ragionare attorno alla vecchia e brillante idea dell’amico Mescia».

«Dopo approfondite analisi su numeri, volumi, dipendenti, strutture mediche e via dicendo, dati dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla mancanza di personale medico e paramedico in particolare nell’area sud sahariana - aggiunge il sindaco - il tutto è stato messo nel progetto inviato poi al ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale attraverso il nostro senatore Della Vedova, subito favorevole».