Ospedale di Morbegno, Nonini e Gavazzi bussano in Regione

Per il futuro del nosocomio, il sindaco e il presidente della Comunità montana chiedono il rispetto dei patti

Ospedale di Morbegno

Ospedale di Morbegno

Morbegno (Sondrio), 29 agosto 2020 - Il territorio della bassa Valtellina – tramite il presidente della Comunità montana di Morbegno Emanuele Nonini ed il sindaco della città del Bitto Alberto Gavazzi – chiede che Regione Lombardia onori, il prima possibile, gli accordi presi in materia di sanità.

«Abbiamo apprezzato la disponibilità manifestata dalla Regione nella persona del vice direttore della direzione Welfare Marco Salmoiraghi - sottolinea il presidente dell’ente comprensoriale Nonini - ma ora vorremo che si concretizzasse al più presto quanto è stato concordato. Come sindaci dobbiamo delle risposte ai nostri cittadini che giustamente pretendono un servizio di qualità presso il presidio e sul territorio, che sia in grado di garantire le cure». Le richieste sono riassunte in cinque punti: il mantenimento dei reparti esistenti, nella fattispecie anche dei 14 posti letto per le cure sub-acute e dei sei di Riabilitazione generale geriatrica, da riclassificare come «Degenze di comunità di livello avanzato»; l’attivazione di 15 posti letto aggiuntivi di «Degenza di comunità di base» entro la fine del 2020; l’aumento di sette posti letto dell’hospice per arrivare a un totale di 14; la messa a disposizione, in forma gratuita, di quattro studi per i medici di medicina generale per lo sviluppo di progettualità a favore del territorio; la consegna e l’attivazione della nuova Tac per soddisfare una richiesta diagnostica ambulatoriale sempre crescente. Altri ambiti di attenzione sono il potenziamento dell’offerta ambulatoriale, l’attivazione delle prenotazioni on line per Centro prelievi e Centro dialisi, un servizio di emergenza-urgenza adeguato alla complessità del territorio con l’apertura del presidio sulle 24 ore. 

«Chiediamo alla Regione l’attenzione che un comprensorio popoloso come il nostro merita - aggiunge Gavazzi, presidente della Conferenza dei sindaci e primo cittadino di Morbegno - sia per quanto riguarda l’offerta del presidio che quella territoriale. Consideriamo fondamentale quanto abbiamo richiesto, addirittura indispensabile, e ci aspettiamo che i bisogni evidenziati siano soddisfatti». Le richieste specifiche sono relative al territorio mandamentale di competenza ma lo sguardo di Nonini e Gavazzi si allarga al resto della provincia. «Estendiamo l’invito a tutti i sindaci della provincia, in particolare a quelli dell’Alta Valle - concludono i due amministratori - per un confronto politico costruttivo dal quale possa uscire un progetto di ammodernamento della nostra sanità vantaggioso per tutta la provincia di Sondrio, senza che nessun territorio si senta in qualche modo penalizzato. Dobbiamo puntare sugli aspetti che ci uniscono».