"Orsi in Valle, serve più controllo"

Il presidente della Cm, Pini a tutela degli abitanti si rivolge alla Regione. Un plantigrado è a Bianzone

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di Laura Taddei

"Regione Lombardia deve fare di più. Il progetto legato al ripopolamento dell’orso, sulle nostre montagne, dev’essere supportato dalla presenza di personale preposto al suo monitoraggio e al suo controllo". Gian Antonio Pini, presidente della Comunità montana di Tirano, è fermo sulle posizioni che ha espresso con forza anche nell’ambito dell’incontro avuto con i rappresentanti della Provincia di Sondrio. A suo dire il monitoraggio è necessario perché il reinserimento dell’orso sulle montagne valtellinesi e di Trentino e Svizzera, non sia di pericolo per gli abitanti delle due zone.

"L’ente Provincia si è impegnata con i sindaci del mandamento di Tirano (interessato dalla presenza dell’animale, ndr) ad indirizzare le proprie risorse (che però non sono molte) a monitorare gli spostamenti e la vita dell’orso sulle nostre montagne e a sollecitare nuovamente la Regione affinché venga assegnato del personale competente al Progetto orso", ha affermato il presidente a seguito della riunione richiesta proprio dai primi cittadini dei Comuni interessati dai movimenti del selvatico. Gli orsi percorrono sempre lo stesso tragitto passando attraverso Grosio, Grosotto, Mazzo di Valtellina, scendono a valle nel Comune di Bianzone (dove un orso stato avvistato proprio ieri) attraversano la Val Fontana, approdano in Svizzera e tornano in Trentino.

"Con la Provincia di Sondrio attiveremo un ciclo di incontri informativi sull’orso che partiranno a metà luglio – prosegue Pini - Inoltre, l’ente si è anche reso disponibile all’acquisto di reti elettriche da destinare a hobbisti, allevatori e apicoltori per tenere lontani gli orsi. Ma è fondamentale avere a disposizione operatori e veterinario che tengano monitorato l’orso e siano a disposizione in caso di bisogno, come accade in Trentino". Risultano, al momento, monitorati 9 orsi sulle montagne della zona alpina (Lombardia, Trentino e Svizzera) su 100-120 orsi presenti secondo stime. "La speranza è che almeno per quanto concerne il monitoraggio del lupo, la Regione sviluppi un progetto adeguato, con personale competente e assunto per svolgere quel determinato lavoro. Il lupo, infatti, è un animale che si riproduce velocemente, più dell’orso", conclude Pini. © RIPRODUZIONE RISERVATA