Sondrio, "Ora più controlli sui cacciatori"

Lo chiede il consigliere regionale del M5S, Luigi Piccirillo: troppi gli anziani nei boschi con porto d’armi

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"Nell’ottica di tutelare i cacciatori e chi frequenta i boschi, auspico che i controlli sui requisiti psicofisici per l’attività venatoria siano puntuali e diffusi. Farò in Regione una proposta per una terza certificazione sanitaria per chi ha raggiunto i sessant’anni e vuole cacciare, al fine di aumentare le tutele". La dichiarazione d’intenti è firmata Luigi Piccirillo, consigliere di M5S in Regione, che pone l’attenzione sul tema degli incidenti legati alla caccia: "Stando ai dati forniti al M5s il numero di cacciatori in Valle è 1.733, quelli in età avanzata, oltre i 75 anni, sono 180; 284 quelli tra i 70 e i 75 anni. Mi sorprende che gli uffici provinciali non abbiano dati sugli incidenti di caccia. Il dato è nazionale, è noto e ampiamente discusso: l’età dei cacciatori è in aumento e le medie sono oggi elevate. Non ne faccio una questione anagrafica, qui si tratta di sicurezza e la prevenzione degli incidenti di caccia deve essere incentivata". "L’obiettivo è di sensibilizzare gli enti a controlli capillari nell’interesse della collettività – prosegue Piccirillo -. In materia di caccia la fermezza è obbligatoria: chi circola armato deve avere i requisiti per farlo. Il nostro patrimonio faunistico non merita le deroghe e i favori che la Regione fa all’universo venatorio: la fauna e il territorio sono patrimonio di tutti i lombardi".

I membri dell’Associazione Cacciatori Valtellinesi, non si sottraggono dall’analizzare le preoccupazioni di Piccirillo: "In provincia l’età di chi pratica la caccia, è equivalente a quella del resto della Lombardia. Qui si esercita agli ungulati e alla fauna tipica alpina, non si pratica caccia al cinghiale, dove si registrano statisticamente più incidenti. La situazione è tranquilla e non ci risultano incidenti che abbiano coinvolto cacciatori per un uso maldestro delle armi. Gli unici registrati erano legati alle loro modalità di fruizione della montagna". Egidio Gugiatti, presidente dell’associazione, ricorda che quest’anno, nella legge regionale 26, è stato previsto l’obbligo, per i cacciatori, di utilizzare abbigliamento e copricapo ad alta visibilità: "I controlli a cui sono tenuti i cacciatori, al momento del rinnovo del porto d’armi, sono i più severi possibili e sono ogni 5 anni (in passato ogni 6). Rispetto alla ventilata mancanza di destrezza degli anziani nell’uso delle armi, riteniamo vero il contrario. Le persone anziane hanno più esperienza nel loro uso rispetto ai più giovani. Infine, siamo favorevoli alla sensibilizzazione verso la consapevole fruizione del bosco, per questo motivo riteniamo che sarebbe utile se venisse effettuata verso pratiche come la ricerca dei funghi dove l’emergenza, da noi, già esiste. Sono 9 i fungiatt morti da fine agosto a oggi". Laura Taddei