Omicidio Grosotto, la mamma di Veronica: "La vita di due persone vale vent’anni"

Casula è stato condannato a vent’anni per l’omicidio della fidanzata e il tentato omicidio di Lucchini di ALESSIA BERGAMINI

Sonia Della Valle, mamma di Veronica Balsamo (National Press)

Sonia Della Valle, mamma di Veronica Balsamo (National Press)

Sondrio, 29 gennaio 2016 - Emanuele Casula è stato condannato a vent’anni di reclusione per l’omicidio di Veronica Balsamo, 23 anni, e il tentato omicidio di Gianmario Lucchini, 35 anni. La sentenza a carico del 19enne di Grosotto, reo confesso dei fatti avvenuti il 23 agosto 2014, è stata pronunciata ieri pomeriggio dal giudice del Tribunale di Sondrio Fabio Giorgi, al termine della terza udienza del processo celebrato a porte chiuse, in virtù della scelta del rito abbreviato. Scelta che ha permesso all’imputato di beneficiare di uno sconto pari a un terzo della pena: dieci anni, su una pena di trenta (tra novanta giorni le motivazioni della sentenza).

«La vita di due persone vale vent’anni», ha commentato con amarezza Sonia Della Valle, mamma della giovane uccisa. Scossa dalle emozioni della giornata, è stata accompagnata fuori dall’aula dall’avvocato Enza Mainini. «Non riesco nemmeno a parlare. Non mi aspettavo nulla, ma non so se sia stata fatta la giustizia terrena. Se faremo appello? Io voglio solo che questa storia finisca...». Poco prima, lo stesso corridoio era stato percorso da Emanuele Casula. Scortato dagli agenti della polizia penitenziaria, il giovane è apparso provato: con il capo chino e lo sguardo fisso a terra, è passato davanti alla zia e ad alcuni parenti di Veronica, in attesa di conoscere l’esito del processo. Per un istante è parso che tutti trattenessero il respiro, poi lo sfogo: «Comunque sia andata da qui non si torna indietro. Nessuno ci ridarà Veronica». Emanuele, al quale il giudice ha concesso le attenuanti generiche ritenute equivalenti alle aggravanti, è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali e al risarcimento danni a favore delle parti civili, per le quali è stata stabilita una provvisionale, immediatamente esecutiva, di un milione e mezzo di euro. 

Nel dettaglio, 800mila euro per la mamma, il papà e il fratello di Veronica, 200mila euro per la nonna della ragazza, 500mila euro per Lucchini. È stato dichiarato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e interdetto legalmente per tutta la durata della pena. L’avvocato Francesco Romualdi, legale della difesa,ha accolto con favore la sentenza: «Siamo soddisfatti, significa che qualcosa di ciò che abbiamo detto è stato condiviso. Questo, comunque, è un esito parziale: una volta che avremo letto le motivazioni, vedremo se ci sono margini per un’impugnazione della sentenza». Deluso, invece, Valentino Lucchini, fratello di Gianmario che si aspettava una condanna più severa. «Appena uscito dal tribunale ero scosso e ho provato sentimenti contrastanti - ha commentato - Adesso, invece, provo totale indifferenza per Emanuele. Io ho ancora uno scopo nella vita, ho la mia famiglia, ho mio fratello. Però provo rammarico per la mamma di Veronica, per i suoi cari che non hanno nulla che possa rincuorarli. A loro esprimo la mia vicinanza». Anche il legale di Lucchini, l’avvocato Antonio Sala Della Cuna, valuterà la possibilità del ricorso.