Omicidio Grosotto: Emanuele Casula a novembre di nuovo in aula

Come deciso dalla Cassazione, si dovrà valutare se sia o meno socialmente pericoloso ed, eventualmente, applicare misure speciali per quando avrà finito di scontare la pena

Omicidio di Grosotto, Emanuele Casula in tribunale a Sondrio (National Press)

Omicidio di Grosotto, Emanuele Casula in tribunale a Sondrio (National Press)

Grosotto, 7 ottobre 2017 - Nuovo capito giudiziario per la terribile vicenda dell'omicidio di Grosotto. Non una revisione del processo, però, ma in vista ci sono nuove decisioni che potrebbero aggravare la posizione di Emanuele Casula. A giugno la Cassazione aveva confermato la condanna a 20 anni di reclusione per il giovane, oggi 23enne, per l'omicidio della fidanzata Veronica Balsamo, uccisa il 24 agosto del 2014 a Grosotto, e il tentato omicidio di Gianmario Lucchini, il chierichetto che non si è più ripreso dopo l'aggressione a colpi di cacciavite subita poco dopo l'omicidio della ragazza e che ora si trova in coma vigile, ricoverato in una casa di cura.

I giudici della Suprema corte, però, tre mesi e mezzo fa hanno anche deciso che il giovane, di origini sarde, sarebbe dovuto tornare in aula per l’ultimo atto giudiziario della vicenda: in sostanza, c'è ancora da valutare se sia socialmente pericoloso e, in caso di esito positivo, a quale misura dovrà essere sottoposto quando avrà finito di scontare la pena. Decisione che dovrà prendere il giudice per l'udienza preliminare Barbara Licitra, udienza fissata il prossimo 16 novembre a Sondrio. Emanuele Casula sarà difeso anche in questo passaggio giudiziario dall’avvocato Francesco Romunaldi, legale di fiducia che lo ha assistito sin da prima che fosse arrestato.