Olimpiadi 2026, quasi al via i lavori sulla tangenziale di Tirano

In Valtellina (anche) le gare di sci. Via libera al bypass taglia-traffico, poi toccherà alla bretella di Sondrio

L'arrivo bandiera olimpica in Italia da Pechino all'aeroporto di Milano Malpensa

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L’imminente inizio dei lavori per la realizzazione della tangenziale di Tirano ha dato praticamente il via ai numerosi interventi cosiddetti “olimpici”, quei lavori su strutture e infrastrutture pensate per migliorare la viabilità, molto precaria per usare un eufemismo, della provincia di Sondrio e che sarà possibile realizzare grazie soprattutto ai soldi stanziati in vista dei Giochi di Milano e Cortina 2026. Dopo che il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del consorzio Stabile Medil nei confronti di Anas, possono finalmente incominciare i lavori per la realizzazione della tangenziale di Tirano che permetteranno di bypassare la cittadina aduana e di evitare quindi lunghe code a turisti e residenti.

Il nuovo tratto di strada, dal costo di 145 milioni di euro e della lunghezza di 6.6 chilometri, sarà realizzato prima dell’inizio delle Olimpiadi del 2026, sempre che tutto fili liscio e che non ci siano intoppi di sorta. L’impresa ha già posizionato le reti arancioni che delimitano l’area interessata e a brevissimo si potranno vedere in azione le ruspe.

L’altra opera essenziale in chiave olimpica è quella relativa al prolungamento, sia in entrata che in uscita, della tangenziale di Sondrio. L’intervento prevede la realizzazione di uno svincolo a Ovest della città, nella zona sottostante il Santuario della Sassella, e, a Est, un nuovo tratto, di qualche chilometro, che permetterà (finalmente) di bypassare il passaggio a livello nei pressi del quale termina ora la tangenziale. I soldi sono già stanziati, 55 milioni di euro, ma se non si procederà spediti, con la realizzazione e l’approvazione di un nuovo progetto, c’è il rischio che i lavori non terminino per il 2026.

A Bormio e Livigno, le due località direttamente interessate dall’evento Olimpico che ospiteranno le gare maschili di sci alpino e sci alpinismo, la prima, e le gare di snowboard e freestyle, la seconda, gli altri interventi di grande impatto. A Bormio la nuova amministrazione guidata da Silvia Cavazzi ha dato un’accelerata alla procedura per acquisire due stabili che permetteranno di ingrandire lo ski stadium. L’opera - costo 19,6 milioni di euro - terminerà per forza prima del 2026 perché è condizione irrinunciabile, per il Comitato olimpico internazionale, per poter ospitare le prove olimpiche. Due le opere principali a Livigno per un costo di 19 milioni di euro. Una è la cabinovia che, partendo dalla zona San Rocco, unirà i due versanti della vallata e permetterà ai turisti di sciare su entrambe le sponde senza dover mai “togliere gli sci”. Inoltre è prevista la realizzazione di un laghetto per l’innevamento artificiale al Carosello 3000. Se il laghetto dovrebbe essere pronto per le Olimpiadi, per la cabinovia ci sono perplessità. I lavori per un nuovo parcheggio in zona Mottolino e la galleria paravalanghe sulla strada del passo della Forcola termineranno sicuramente prima del 2026.