Olimpiadi 2026, in Valtellina sono l’occasione di una vita

La PoliFaedo promotrice di un convegno che ha fatto chiarezza su gli aspetti nodali del grande evento

Regione Lombardia assicura tutti gli interventi necessari

Regione Lombardia assicura tutti gli interventi necessari

Faedo Valtellino, 1 gennaio 2021 -  Le Olimpiadi 2026 sono dietro l’angolo e la Valtellina deve saper cogliere l’occasione. La PoliFaedo, piccola realtà associativa presieduta dall’attivissimo Stefano Papa, ha dimostrato di saper pensare in grande ed ha organizzato venerdì scorso un interessante convegno dal titolo "Olimpiadi 2026: aspetti turistici, organizzativi e infrastrutturali" in occasione dello Sport Week 2021 che vedrà la bella struttura polifunzionale teatro di tornei di bocce, beach volley e calcio a 5.

A introdurre la serata di approfondimento, il giovane presidente della PoliFaedo Stefano Papa. "Nell’arco della propria vita – spiega Papa – una persona può vedere al massimo una ventina di Olimpiadi invernali, in Italia ne abbiamo 3 negli ultimi 70 anni (Cortina 1956, Torino 2006, Milano-Cortina 2026), di cui la prossima sarà proprio qui a casa nostra. Quando ci capita un’altra volta?". E proprio da questo spunto è partito l’intervento di Pierluigi Negri, uno dei massimi esperti in tema di promozione turistica. "Noi siamo una valle olimpica, questa è la consapevolezza che ci deve spronare a lavorare insieme, abbandonando i campanilismi, per sfruttare questa opportunità incredibile. Avremo gli occhi del mondo puntati addosso, 100mila presenze solo tra atleti, allenatori, giornalisti e addetti ai lavori, dobbiamo organizzare i servizi e sfruttare al meglio questo evento. Il 2026 è vicino e c’è ancora molta strada da fare".

Sulla via da seguire nell’organizzazione delle Olimpiadi ha portato un interessante contributo Giada Congiu che ha parlato di sostenibilità dei grandi eventi sportivi. "La sostenibilità – ha detto – è fare le cose meglio pensando al domani: riducendo l’impatto ecologico, migliorando la qualità della vita delle persone, dimostrando efficienza economica". Anche gli organizzatori delle Olimpiadi di Milano-Cortina, e con loro ovviamente tutti gli enti coinvolti, dovranno quindi interrogarsi su come organizzare un evento che sia il più sostenibile possibile.

La seconda parte del convegno è stata dedicata a scoprire nel concreto a tre livelli – regionale, provinciale, comunale – come verrà sfruttato il volano delle Olimpiadi. "La sfida di questo evento – ha spiegato il consigliere di Regione Lombardia Simona Pedrazzi – è di restare noi stessi cercando di migliorare, senza dimenticare la nostra entità montana. Dal punto di vista delle infrastrutture, investimenti sono già stati programmati per realizzare la tangenzialina di Tirano, sistemare il nodo alla Sassella e al termine della tangenziale di Sondrio, eliminare i passaggi a livello, ma è certamente necessario migliorare la viabilità anche prima di Sondrio e in Valchiavenna. L’impegno di Regione Lombardia riguardo questo grande evento affinché tutto sia migliore è per tutta la provincia". Resta sempre di importante attualità il grave nodo viabilistico del tratto di SS 38 che da Poggiridenti va fino a Villa di Tirano. Un tratto nel quale non è prevista nessuna tangenziale o raddoppio di corsia e che rischia di rimanere un tappo per il grande traffico veicolare che lecito aspettarsi in simili occasioni di richiamo internazionale.