Giorgio Rocca, il mito è in pista: "Olimpiadi 2026? Siano un evento a misura di tifoso"

Il grande sciatore: "Occasione irripetibile stop ai campanilismi Pronto a darmi da fare"

Giorgio Rocca

Giorgio Rocca

Livigno , 16 febbraio 2020 -  «Mi piacerebbe che le Olimpiadi Milano Cortina del 2026 fossero a misura di spettatore". È il desiderio di Giorgio Rocca, già fuoriclasse di livello assoluto capace di vincere in carriera undici slalom di Coppa del Mondo tra il 2003 e il 2006 e di conquistare tre bronzi mondiali. Nato a Coira ma cresciuto a Livigno, “Re” Giorgio è stato l’ultimo campionissimo valtellinese nel mondo dello sci alpino, uno capace di muovere le masse. Smessi i panni dell’atleta ha aperto una Ski Academy, attualmente attiva a Saint Moritz e a Livigno (https://www.giorgiorocca.com/).

Le Olimpiadi di Milano e Cortina 2026 saranno un evento. "Mi piacerebbe che venissero ricordate come le Olimpiadi capaci di avvicinare il pubblico alle gare. Vorrei che in tanti potessero vivere l’evento live, più vicinanza cioè tra i tifosi e la componente sportiva".

Cosa rappresentano per la Valtellina ma in generale per le zone interessate? "Un’occasione di crescita globale incredibile, unica e irripetibile. Un’opportunità che dobbiamo cogliere al volo, non possiamo lasciarci sfuggire questa chance. Per farlo ci vorrà unità d’intenti tra tutte le componenti, al “diavolo“ i particolarismi e i campanilismi. Le Olimpiadi, in Valtellina, vanno sfruttate per risolvere i grandi problemi viabilistici presenti e per rinnovare, Livigno a parte, anche le strutture alberghiere di molte località (spesso non all’altezza, Ndr ). E per sviluppare le strutture in località che, al top in Italia negli anni ’70 e ’80, non sono riuscite a rinnovarsi e sono ora in difficoltà: Aprica, Valmalenco e Madesimo per fare qualche nome".

Lei ha partecipato attivamente a promuovere la candidatura italiana. Le piacerebbe avere un ruolo nelle Olimpiadi? "Sono stato a fianco del Coni quando c’era da promuovere la candidatura e ho partecipato a varie attività promozionali. Ero presente a Livigno, con altri campioni, quando una delegazione del Cio ha effettuato l’ultimo sopraluogo prima di decidere. Mi piacerebbe partecipare attivamente all’organizzazione delle Olimpiadi, potrei essere Brand Ambassador o avere un ruolo nel quale mettere a disposizione la mia esperienza, a livello organizzativo e sportivo".