Nuovo Dpcm e impianti sci: "Ristori immediati per il settore"

Il nuovo decreto è alla stretta finale, la riapertura rischia di slittare nuovamente. Le Regioni: "Assolutamente necessaria un'incisiva azione del Governo"

Sci e Covid, dubbi sulla riapertura degli impianti (Ansa)

Sci e Covid, dubbi sulla riapertura degli impianti (Ansa)

Milano, 11 gennaio 2021 - Ristori immediati per il settore dello sci. Con il nuovo Dpcm in arrivo per il 16  gennaio a cui sta lavorando il governo, si va verso lo slittamento dell'apertura degli impianti sciistici (attualmente prevista per il 18 gennaio). Il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, ha inviato una lettera ai ministri Roberto Speranza, Francesco Boccia e Roberto Gualtieri, una lettera spiegando che è "assolutamente necessaria un'incisiva azione del Governo tesa a garantire immediati ed adeguati ristori economici" al settore,. Dopo la riunione di oggi con il governo, "si ritiene, pertanto, necessaria una riflessione complessiva sulle misure e sulle limitazioni alle attività previste per le diverse aree del territorio nazionale". 

In Lombardia lo stop forzato allo sci ha bloccato un’industria da 700 milioni di euro l’anno (10 miliardi in Italia) considerato anche l’indotto della ristorazione, degli alberghi e del commercio al dettaglio. Dopo settimane in cui la neve non è certo mancata sulla regione. Nei 40 Comuni dello sci in Lombardia le società impiegano 1.200 dipendenti e fatturano circa 100 milioni (più della metà nel periodo natalizio). Fermi anche gli oltre 2mila maestri di sci delle 68 scuole presenti nella regione.