Nino batte l’Asperger: protagonista di "Be Kind", film con Saviano e Astrosamantha

Il 12enne di Morbegno affetto da autismo è co-regista nella pellicola prodotta dall'attrice Sabrina Paravicini dedicata alla gentilezza

Nino con la madre

Nino con la madre

Morbegno (Sondrio), 26 settembre 2018 – Dall'isolamento al genio, grazie all’amore di una madre. Nino è un bambino di dodici anni, cui a due anni e mezzo è stato diagnosticato un autismo infantile, severo, ma non grave. Dopo aver smesso di parlare e di guardare negli occhi la mamma, il suo isolamento interiore minacciava ogni giorno di più l’interazione con gli altri. Poi è successo qualcosa e oggi, Nino è il protagonista, il centro, il fulcro di un film, che riguarda non solo coloro con cui condivide la sua particolarità, ma tutti quelli che, in un modo o nell’altro, sono diversi. Diversi perché emarginati, perché parte di una minoranza, per il loro orientamento sessuale, diversi perché di un’altra etnia, religione, cultura.

Nino è nato il 13 novembre, giornata mondiale della gentilezza. E forse non è un caso. «Be kind» (Sii gentile) è un film autoprodotto, quasi familiare, nato dal desiderio di Sabrina Paravicini, nota attrice originaria di Morbegno (sua madre è titolare dell’Hotel Trieste). Sabrina, tra le protagoniste di “Un medico in famiglia”, ha deciso di fare un regalo a Nino facendolo lavorare con lei alla regia. L’idea del film nasce da una domanda di Sabrina a Nino: «Ti andrebbe di raccontarti?». Lui accetta subito. La mamma, lo accompagna in un percorso fisico ma soprattutto emotivo, dove ogni tappa rappresenta un incontro con persone che raccontano le esperienze attraverso la condivisione delle loro storie. Nino diventa così un Virgilio che ci conduce, quindi, nel mondo della varietà umana, dove incontriamo uomini e donne che ci rendono partecipi delle loro vite. Insegnandoci come la gentilezza sia il solo modo per entrare davvero in contatto con gli altri, il solo strumento che ci predispone all’ascolto dell’altro senza atteggiamenti pietistici o di mera curiosità, muovendo il desiderio di scoprire realtà umane sconosciute.

La presenza dello scrittore Roberto Saviano, con cui Nino conversa sul tema della felicità secondo la teoria di Epicuro, dell’attore Fortunato Cerlino, che aiuta un giovane attore nello spettro autistico a preparare le scena madre di Robert De Niro in Taxi Driver, e dell’astronauta Samantha Cristoforetti, che racconta a Nino il valore della diversità, si alternerà a tanti incontri, a vicende che comporranno un racconto a lieto fine: un racconto che parla di limiti superati, di speranza, di sperimentazioni, di gentilezza e di felicità possibile per tutti. Perché, alla fine, tutti siamo diversi da tutti. E proprio questo rende l’esistere così piacevole e sorprendente.

Be Kind è stato proiettato in concorso in anteprima mondiale alla 64esima edizione del Taormina Film Fest e ha avuto una menzione speciale da parte della giuria con la seguente motivazione: “Per lo straordinario impegno e talento nel dare una dimensione di dignità e comprensione ovvero amore a chi è diverso”. Presto verrà proiettato a Morbegno e anche a Milano. Supportato da Gucci, da sempre attivo nella sensibilizzazione verso tematiche come diversity inclusione, questo progetto farà parte di Gucci Equilibrium, piattaforma il cui obiettivo è raccontare come strategia e progetti sulla sostenibilità possano essere integrati. Autrice, regista e attrice, Sabrina ha lavorato con registi come Maurizio Nichetti, Mario Monicelli, Gianluca Tavarelli, Carlo Lizzani. È stata per anni Jessica, uno dei ruoli principali della serie “Un medico in famiglia” su Rai Uno. Ha pubblicato libri di narrativa con Baldini & Castoldi, Feltrinelli e Rizzoli. Nino Monteleone è co-regista di Be kind, ha dodici anni e ha la sindrome di Asperger. Il suo sogno è di incontrare il regista Tim Burton e regalargli il suo piccolo romanzo.