Niente riti alternativi per l’ex fuggiasco acccusato di rapina

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Inizierà a maggio il processo per la rapina di cui è accusato Massimo Riella, cinquantenne, catturato a luglio dopo la fuga avvenuta a marzo dal cimitero di Brenzio, dove era scortato dalla polizia penitenziaria. La notifica della fissazione del processo con giudizio immediato, era avvenuta a dicembre, quando Riella era stato estradato dal Montenegro, cinque mesi dopo il suo arresto avvenuto a luglio. Ora, trascorsi i termini per la scelta di un eventuale rito alternativo è stata confermata la decisione di andare a processo. È accusato di aver rapinato due anziani coniugi la sera del 9 ottobre 2021, dopo essere entrato nella loro abitazione: un uomo di 91 anni e una donna di 88, aggrediti, gettati a terra e lasciati sanguinanti a causa dei traumi subiti, per un bottino di 700 euro. Un’accusa che, sebbene lui continui a negare, sarebbe confortata da una serie di forti indizi, e da alcuni accertamenti biologici e tecnici. Pa.Pi.