di Milla Prandelli Tutelare l’ambiente naturale e nel contempo favorire la sicurezza dei visitatori. Per questo motivo, per la prima volta da quando è stata costituita la Riserva naturale delle Torbiere del Sebino, da domani e fino a fine giugno, il percorso centrale, quasi completamente realizzato su palafitte, chiuderà al pubblico. "Dall’11 marzo e almeno fino a fine giugno i ponti sospesi sulle pozze più grandi delle Torbiere saranno chiusi – spiega il presidente Giambattista Bosio – abbiamo deciso in questo modo di tutelare la nidificazione degli uccelli e di approfittare del tempo che avremo a disposizione per effettuare alcune opere di messa in sicurezza. Saranno sistemati sia i corrimano sia il fondo delle passerelle, che in alcune loro parti sono usurati. Nel frattempo gli animali potranno vivere in tranquillità un periodo per loro molto importante". I ponti saranno chiusi da barriere, quindi fisicamente non accessibili. "Chi salirà incorrerà in un reato penale – spiega Bosio – per questo primo periodo metteremo delle barriere che poi potranno essere tolte. In un secondo momento saranno realizzati cancelli per chiudere i passaggi quando la fauna necessiterà di essere lanciata in pace". A vigilare saranno le Guardie ecologiche volontarie della Comunità montana del Sebino Bresciano e della Provincia. "I volontari sono operativi e da inizio anno sono stati già elevati circa 20 verbali – sottolinea il nuovo direttore, Nicola Della Torre – per motivi vari. Hanno lavorato per 200 ore in totale: 130 quelli della Provincia e 70 quelli della Comunità montana". In Riserva potranno vigilare anche i volontari delle associazioni ambientaliste Lac, Oipa e Legambiente. "La novità – rimarca Bosio – è che non saranno dati rimborsi alle tre associazioni, così come succedeva negli anni scorsi. Tutto sarà basato sul volontariato, come accade con le Gev di Provincia e Comunità montana". La Riserva, ultimamente, è anche stata “adottata“ ...
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