Neve in montagna, discese sugli sci anticipate a Livigno e Bormio

Apertura ufficiale il primo dicembre

La speranza è che le temperature rimangano fredde, soprattutto nelle ore notturne (ANP)

La speranza è che le temperature rimangano fredde, soprattutto nelle ore notturne (ANP)

Sondrio, 4 novembre -  Gli impianti sciistici di Livigno e Bormio apriranno ufficialmente il primo di dicembre, probabilmente alcune piste già prima, mentre a Madesimo e in Valmalenco si spera di dare il via alla stagione dello sci a fine novembre, visto il prezioso manto di neve già presente in quota.

Con la speranza che le temperature rimangano fredde, soprattutto nelle ore notturne, così che si possa procedere a sparare la neve artificiale nel caso in cui quella fresca venga a mancare o non sia sufficiente, gli impiantisti di tutta la provincia si stanno preparando per un’apertura anticipata delle piste. A Livigno si scia già nella pista di fondo, ormai aperta completamente, oltre 30 chilometri a disposizione degli appassionati. Gli impianti, poi, apriranno ufficialmente il primo dicembre. «Qualche impianto – spiega il sindaco, Damiano Bormolini – potrebbe essere aperto prima, si sta valutando, per il momento non abbiamo ricevuto nessuna segnalazione ufficiale». A

Anche a Bormio l’apertura ufficiale è fissata per il primo dicembre, e per il momento è difficile pensare di anticipare perché sopra i 3mila ci sono 1,80 metri di neve, ma a 2.500 si scende ad appena 15 centimetri. Si inizierà a sciare a inizio dicembre anche nel comprensorio di Aprica. «Abbiamo riserve d’acqua addirittura eccessive per sparare quella artificiale» afferma Domenico Cioccarelli, presidente della società Magnolta Spa. A Madesimo si guarda ad un anticipo di apertura anche nei due fine settimana del 17-18 e 24-25 novembre, almeno per quanto riguarda la parte alta del comprensorio, dai Larici in su, dove oggi ci sono dai 40 ai 50 centimetri di neve. Così anche in Valmalenco, con Livio Lenatti, direttore degli impianti, che punta ad una prima apertura, magari non continuativa, a fine novembre, dato che, anche dal Palù a salire, si sfiorano i 50 centimetri di neve. Il maltempo di questi giorni, però, non significa solo neve e manna per gli impiantisti. Sulle piste di Oga di Valdisotto, infatti, il forte vento ha divelto le strutture della stazione di arrivo degli impianti di risalita.