Morto nella neve, no all'archiviazione: altri sei mesi per trovare la verità

Il gip ha accolto la domanda di opposizione all'archiviazione dell'indagine relativa alla misteriosa morte di Mattia Mingarelli

Mattia Mingarelli, di Albavilla, trovato morto nei boschi della Valmalenco nel 2018

Mattia Mingarelli, di Albavilla, trovato morto nei boschi della Valmalenco nel 2018

Sondrio, 28 gennaio 2021 - Oggi il gip del Tribunale di Sondrio, Pietro Della Pona, ha sciolto la riserva, comunicando al legale Stefania Amato di Brescia di avere accolto la domanda di opposizione all'archiviazione dell'indagine per omicidio relativa alla misteriosa morte di Mattia Mingarelli, il 30enne di Albavilla, nel Comasco, trovato senza vita in un bosco il 24 dicembre 2018, a poca distanza da un rifugio della Valmalenco e della casa di famiglia dove si era recato per trascorrere le festività dell'Immacolata.

Il giudice, nel respingere la richiesta di archiviazione presentata dall'allora procuratore Claudio Gittardi, prima del suo trasferimento a Monza alla guida della locale Procura, ha concesso ai magistrati altri 6 mesi di tempo per indagare, indicando quali sono i punti che meritano di essere esplorati. "Ritroviamo fiducia nella giustizia, grazie al provvedimento assunto dal dottor Della Pona", ha affermato Elisa, la sorella maggiore del giovane rappresentante di commercio che ha perso la vita in circostanze ancora da chiarire con precisione.