Morelli, voto positivo in Regione Sondalo col sindaco può sorridere

Il primo cittadino Peraldini: "Bisogna però pensare a una soluzione a lungo termine per l’ospedale"

Migration

Dalle parole si è passati ai primi atti. C’è indubbiamente soddisfazione in alta Valtellina dopo l’approvazione all’unanimità del Consiglio regionale lombardo della mozione presentata dalla Lega in riferimento al miglioramento dell’offerta sanitaria e sociosanitaria in provincia di Sondrio. I presidi ospedalieri di Chiavenna e Morbegno saranno adeguati a quanto stabilito nel "piano del Politecnico" mentre per quel che riguarda l’ospedale di Sondrio l’obiettivo è quello di costruire una nuova struttura nell’attuale area, mantenendo le parti già ammodernate". Riguardo il Morelli l’assessore regionale Sertori ha dichiarato che "l’ospedale sondalino sarà riportato alle sue funzioni pre Covid, comprese le tre alte specialità". Parole sante per gli amministratori dell’Alta Valle che chiedono ora che vengano trasformate in fatti concreti, così come ha ribadito Ilaria Peraldini, sindaco di Sondalo in prima linea nella lotta per evitare la dismissione di un’eccellenza come il Morelli. "I sindaci dell’Alta Valle la scorsa settimana avevano espresso soddisfazione per le parole espresse dall’assessore regionale Sertori – dice la prima cittadina -, chiedendo però atti ufficiali". Il primo è stata l’approvazione del Consiglio regionale di questa mozione. "Benissimo, ne prendiamo atto e siamo soddisfatti che ci sia ora l’impegno della Giunta di Regione Lombardia in tale direzione e che la votazione sul ripristino dell’attività del Morelli sia avvenuta all’unanimità. Sicuramente ci sono degli aspetti positivi, il ripristino dell’attività pre Covid, le tre alte specialità e con queste il presidio Dea di 2° grado. L’aria è cambiata, dobbiamo riconoscerlo. L’anno scorso a giugno eravamo stati in Regione, abbiamo ricevuto promesse verso il ripristino ma abbiamo trascorso invece un’estate silente. Per questo, pur apprezzando questo primo passo, ci andiamo coi piedi di piombo". Una delle questioni più urgenti e importanti al Morelli è quella di riuscire, a brevissimo, a isolare completamente i reparti Covid dal resto della struttura. "Certamente e bisogna pensare ad una soluzione a lungo termine, non provvisoria perché purtroppo ci potrebbero malauguratamente esserci altre ondate o, in futuro, altri virus e quindi dobbiamo far sì che il Morelli, nell’eventualità, sia pronto ad ospitare e curare i malati di Covid senza pregiudicare il funzionamento del resto dell’attività". Fulvio D’Eri