Morbegno, donne rapinate al buio: i banditi sono due

L’indagine dei carabinieri sembra arrivata a una svolta. Una vittima riconosce una foto segnaletica

Un posto di blocco notturno dei carabinieri in Bassa Valtellina

Un posto di blocco notturno dei carabinieri in Bassa Valtellina

Morbegno (Sondrio) - I "colpi" messi a segno nel fine settimana sul piazzale della discoteca Continental di Colico (a metà serata) e di Morbegno (alle 3.30) - di cui in anteprima abbiamo dato notizia nell’edizione di ieri de “Il Giorno“ - assieme a quello al bar Centrale di Dubino (questo a mezzanotte di sabato) rappresenteranno, probabilmente, una sorta di ultimo, pessimo "canto del cigno". La svolta all’indagine del rapinatore seriale notturno di donne (e non solo) è vicina. Gli è stato fatale allargare la sfera d’azione dalla zona di Delebio e Dubino al territorio di Morbegno, dove operano il luogotenente Antonio Sottile e il suo gruppo affiatato che hanno risolto tutti i più importanti casi di cronaca nera degli ultimi anni. Il comandante Sottile, dopo la rapina avvenuta in piena notte in piazza Moro, vicino a una gelateria e al ponte sul Bitto, ha subito acquisito le immagini delle telecamere che hanno immortalato un’auto sospetta. Quella sulla quale c’erano i due malviventi anche del "colpo" delle 3.30. La vittima, convocata in caserma ieri, ha riconosciuto la foto segnaletica di un balordo della Valchiavenna che, tempo fa, era stato fermato dal suo collega e pari grado Raffaele Baruta, ex investigatore di punta del Nucleo investigativo provinciale e da qualche anno alla guida della caserma di Novate Mezzola.

Ora il valchiavennasco, che non risiede più a Novate Mezzola, con problemi di tossicodipendenza, vaga senza fissa dimora fra la zona di Delebio e l’Alto Lario. E a compiere le rapine impugnando una pistola (probabilmente finta ma che si discosta poco dai modelli veri) - poco meno di 10 in pochi giorni - è stato lui che si alternava con il complice morbegnese, poco più che ventenne l’uno e sui 30 anni l’altro. Sempre di sera o di notte, sempre con vittime donne sole, tranne nell’ultimo raid a Morbegno, con rapinato un ragazzo - il testimone-chiave - che aveva trascorso la serata in un pub e stava rincasando. L’assalto che è risultato fatale alla coppia di banditi. Una volta l’aggressione la faceva l’uno, la successiva l’altro. E si scambiavano il ruolo di autista per allontanarsi dal luogo del “colpo“, con i pochi euro arraffati per procurarsi le prossime dosi. Ora il gip vaglierà la richiesta di arresto per entrambi presentata dalla Procura, diretta da Elvira Antonelli. Per mettere fine a un incubo durato sin troppo a lungo.