Ospedale di Morbegno, l'allarme del Pd: "Vogliono depotenziare ortopedia"

Di ufficiale al momento non c’è ancora nulla, ma sembrerebbe esserci l’intenzione di ridurre le giornate in cui gli specialisti saranno presenti

Ospedale

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Morbegno (Sondrio), 22 settembre 2018 - Le voci si fanno sempre più insistenti: si prospetterebbe, a breve, una drastica riduzione delle giornate in cui gli specialisti ortopedici saranno presenti all’ospedale di Morbegno per l’ambulatorio dedicato ai pazienti.

Di ufficiale, lo ribadiamo, al momento non c’è ancora nulla, ma sembrerebbe esserci l’intenzione di passare da tre giornate intere a settimana a due pomeriggi. Una notizia che ha scatenato la protesta del Partito democratico, che accusa la Regione di voler avvantaggiare il settore privato a discapito del pubblico. «Il presidio di Morbegno ha già sofferto moltissimo negli anni e mesi passati per le scelte delle maggioranze di destra e centrodestra che si sono avvicendate alla guida della regione Lombardia – dichiara Federico Gusmeroli, coordinatore del circolo dem “Giulio Spini” di Morbegno e Bassa Valle -. Ridurre da tre giornate piene a settimana a soli due pomeriggi gli ambulatori ortopedici sarebbe l’ennesimo atto calato dall’alto, che svuota Morbegno per tappare falle apertesi altrove.

Se confermata, questa scelta avrebbe come immediata conseguenza l’azzeramento della possibilità che un paziente con urgenza ortopedica sia visitato immediatamente dall’ortopedico presente in ambulatorio e l’allungamento delle liste di attesa, obbligando i cittadini a spostarsi a Sondrio o Chiavenna, oppure recarsi a pagamento presso strutture private». Secondo Gusmeroli, infatti, «appare purtroppo chiara la scelta di avvantaggiare sempre di più il settore privato, a scapito delle strutture pubbliche: un fenomeno che non è affatto nuovo (basti vedere le decisioni prese riguardo alla collocazione dell’automedica) e che, nonostante i proclami, va acuendosi di anno in anno, rendendo sempre più deboli le strutture pubbliche e sempre più netta la differenza di trattamento sanitario tra chi i soldi e chi no». «È ormai chiaro che la volontà politica della Lega Nord e della maggioranza di Regione non è quella di trasformare il presidio di Morbegno né tantomeno rinforzarlo – conclude il coordinatore del circolo dem - ma è quella di continuare sulla strada avviata da diversi anni di progressivo smantellamento per una futura totale chiusura. Questa scela ci trova assolutamente contrari».