Montagna chiusa, 9 milioni di ristori per le località sciistiche lombarde

La Regione stanzia altri fondi a supporto delle località turistiche invernali penalizzate dalle norme anti-Covid

Turisti in funivia

Turisti in funivia

Sondrio -  Nove milioni di euro per le località turistiche invernali penalizzate dalle norme anti Covid 19. Lo ha reso noto l’assessore alla Montagna, Enti locali e Piccoli Comuni della Regione, Massimo Sertori, annunciando l’approvazione, in giunta, delle misure attuative della legge nazionale con le "misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da Covid-19".

"Con questa delibera – spiega l’assessore Sertori – assegniamo le risorse residue, pari a 9.652.765 euro e maturate in esito all’attuazione del primo avviso e le mettiamo a disposizione delle imprese, provate dalle chiusure dovute al contenimento del Covid. Si tratta di una misura molto utile per il mondo della montagna e la sua economia e che aiuterà la ripartenza dopo la brusca e dura fermata imposta all’economia delle nostre valli e vette dal Covid".

Il valore del contributo varia da 10mila fino a 55mila euro in base alla tipologia. Tra le imprese ammissibili al contributo vi sono alberghi e residenze turistico alberghiere, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, affittacamere per brevi soggiorni. Ammesse inoltre case e appartamenti per vacanze gestiti in forma imprenditoriale, residence (foresterie e locande), aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte. Sono comprese anche le agenzie di viaggio e i tour operator (inclusi i consorzi turistici). Secondo i limiti previsti dalla delibera, usufruiscono di un contributo forfettario anche gli esercizi riconducibili ai codici Ateco della ristorazione con e senza somministrazione.

Le imprese devono risultare attive al momento della presentazione dell’istanza e avere sede operativa localizzata nei Comuni inseriti all’interno dei comprensori sciistici. Il requisito formale di ammissibilità è il calo del fatturato pari almeno al 30%, con riferimento al periodo tra 1° novembre 2020 e 30 aprile 2021, rispetto al medesimo periodo della stagione sciistica 2018/2019.

Ad essere interessati sono i territori di 60 Comuni lombardi appartenenti a 7 province: Bergamo, Brescia, Como (Sormano), Lecco (Barzio, Casargo, Esino Lario, Margno, Moggio), Pavia, Sondrio (Aprica, Bormio, Campodolcino, Caspoggio, Chiesa in Valmalenco, Gerola Alta, Lanzada, Livigno, Madesimo, Piuro, Teglio, Tirano, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva, Villa di Tirano) e Varese.