Olimpiadi Milano Cortina 2026: nuova tangenzialina di Bormio nel mirino degli ecologisti

Il progetto in vista dei Giochi invernali è ritenuto dannoso non solo per l’ambiente

Bormio (Sondrio), 19 ottobre 2022 - La tangenzialina di Bormio è un’opera insensata. È questo il giudizio tranciante dell’associazione ecologista GrIG (Gruppo d’Intervento Giuridico) nei confronti della cosiddetta tangenzialina di Bormio, un’opera che verrà realizzata sulla piana dell’Alute e che, nei piani degli amministratori, permetterà di risolvere il problema del gran traffico. L’associazione ha inviato il 12 ottobre un atto di intervento nel procedimento di Valutazione di impatto ambientale (Via) relativo al progetto definitivo.

"La tangenzialina di Bormio costituirà una bretella per mettere in comunicazione la Valfurva, evitando il centro di Bormio, ma il tracciato individuato degraderà la piana dell’Alute (area interessata dai lavori), con gravi ripercussioni ambientali e territoriali – dicono i rappresentanti di GrIG -. L’opera, seppur contemplata dal vigente piano di governo del territorio (Pgt) del Comune, è stata inserita tra i progetti infrastrutturali strategici in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 (su espressa richiesta della Fondazione Milano Cortina) e la Regione ne ha approvato il finanziamento".

Lo stesso Comune di Bormio ha programmato un riordino della viabilità in funzione delle Olimpiadi invernali. "Sussistono forti criticità legate alla realizzazione di questo progetto e, nonostante la gravità delle conseguenze ambientali, si vuole propendere alla realizzazione di questo tracciato, anche se gli studi di fattibilità compiuti evidenziano la possibilità di adottare soluzioni alternative ambientalmente più sostenibili e meno urbanisticamente devastanti. Dall’esame progettuale si apprende che la nuova viabilità danneggerà in modo irreversibile la R.E.R. (Rete Ecologica Regionale) separando la piana agricola dell’Alute dal torrente Frodolfo nell’unica parte del corso d’acqua dove ancora permangono caratteristiche di naturalità".

E ancora: "La bretella favorirà una frammentazione del territorio e dell’habitat agricolo unita ad un’urbanizzazione delle aree limitrofe, con buona pace della tutela dell’ambiente. La nuova opera sembra inidonea a risolvere i problemi del traffico sul centro di Bormio che si possono tranquillamente risolvere realizzando un tunnel sotto il Monte Vallecetta, cui collegare un parcheggio servito da soluzioni di mobilità ecosostenibili che permettono di raggiungere il centro di Bormio… Il GrIG auspica una concreta presa di coscienza dei danni ambientali e finanziari che possono essere causati da opere insensate come questa".