Melavì, verso una buona annata

Il presidente del consorzio, Bruno Delle Coste: "Abbiamo superato il periodo delle gelate fuori stagione"

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di Fulvio D’Eri

Melavì supera l’inverno di slancio e punta sempre più sulle novità e sui prodotti trasformati. Sono circa 300 le aziende agricole, dove ora gli associati lavorano per evitare che i meli si ammalino. Per ora tutto è andato liscio dal punto di vista meteo e, avanti di questo passo, si potrebbe andare incontro ad un’ottima annata. "Abbiamo superato il periodo delle gelate fuori stagione, che quest’anno non ci sono state – dice il presidente di Melavì Bruno Delle Coste -. E questa è già una bellissima notizia, perchè ad aprile, il mese più critico, il meteo non ha fatto le solite bizze. La fioritura è soddisfacente in un po’ tutte le zone, da Postalesio a Tovo S. Agata e questa potrebbe essere una buonissima stagione".

Quali sono le strategie di Melavì? "Per il momento stiamo commercializzando le ultime mele in magazzino. A livello di strategia, oltre ovviamente al prodotto principale (la mela), stiamo puntando molto sui cosiddetti trasformati, quali per esempio i succhi di frutta, i nettari e gli essicati. A tal proposito sta partendo la fornitura di questi prodotti, stiamo testando nuovi e vari gusti (cannella per esempio, ndr.) proporre sul mercato anche per quel che riguarda marmellate e nettari". Qual è la situazione del consorzio Melavì? "Direi che è in salute, dopo due anni di Covid credo che siamo sulla via giusta per uscire dal momento e riprendere a correre". Melavì è conosciuta per la produzione di mele Golden Delicious, Red Delicious, la Gala, la Fuji, la Morgenduft, la Granny Smith… Quali le novità in ambito "mele"? "Direi la Rockit, la mini mela per tutte le occasioni dal sapore dolce, croccante e molto succosa. Questo è il nostro prodotto più innovativo, tutto è partito una decina di anni fa. Questo tipo di mela è prodotta in esclusiva da noi per Italia, Svizzera e Spagna, va forte su diversi mercati tra i quali quello inglese e in Arabia Saudita. È un buonissimo prodotto, pian piano si sta affermando ma ci vuole tempo".

Potrebbe fare un bilancio? "Quello ufficiale lo abbiamo il 31 luglio, come sempre. Noi operiamo sempre per cercare di migliorare il gradimento dei nostri clienti. Siamo convinti che la melicoltura sia di grande importanza anche per la promozione del territorio. È un plus per l’intera Valle. Inoltre fa parte del nostro ambiente e va valorizzata".