Medico condannato, processo d’appello da rifare

Chiavenna, la decisione della Cassazione sul caso dell’ex primario dell’ospedale

La Cassazione, nella serata di ieri, ha annullato la condanna in Appello a 6 anni per violenze sessuali ad alcune pazienti. Imputato l’allora primario di Ginecologia dell’ospedale di Chiavenna, Domenico Spellecchia. I giudici rimandano ad altra sezione della Corte d’Appello di Milano per un nuovo processo. Quali siano le ragioni dell’annullamento si conosceranno al deposito della sentenza. "Oggi posso dire che mi sento un po’ più sollevato dopo la sentenza di primo grado di totale assoluzione e la sentenza della Corte di appello di Milano che l’aveva ribaltata – dichiara il dottor Spellecchia –. Ho 62 anni e ne sono passati quasi 8 da quando è iniziato il mio calvario. Però posso dire che, a parte il 2015 quando per ragioni ovvie non ho potuto lavorare, poi ho sempre lavorato a Chiavenna in cliniche private ma anche in una struttura convenzionata e in altri Centri. La fiducia verso di me non solo non è mai venuta a mancare, si è anche accresciuta. Non solo ho sempre visto e continuo a vedere tutte le migliaia di pazienti che vedevo anche prima quando lavoravo in ospedale ma anche una quantità enorme, indescrivibile di pazienti che neanche mi conoscevano e che quindi sono giunte a me attraverso il passaparola. Se c’è una nota positiva in tutto questo è che il lavoro non mi è mai mancato, ho sempre lavorato come ho lavorato oggi stesso e continuerò a lavorare nei giorni a venire. So che il percorso non è ancora finito, è solo una battaglia vinta, ma a oggi io ho una sentenza di totale assoluzione e quello che accadrà all’appello bis dovrà certamente fare i conti con il dispositivo e motivazione del giudice supremo".

Michele Pusterla