Chiuro, un addio silenzioso ma carico d'affetto allo storico medico condotto del paese

Se n'è andato a 85 anni il dottor Francesco Calabrese, fino al 2003 si è preso cura della salute di generazioni di concittadini

Dottor Francesco Calabrese

Dottor Francesco Calabrese

Chiuro (Sondrio), 13 marzo 2020 - A causa della sospensione di ogni funzione religiosa, Chiuro ha dovuto dire addio in silenzio al suo storico medico condotto, Francesco Calabrese. Dall'inizio degli anni settanta e fino al 30 maggio 2003 si è preso cura della salute di generazioni di concittadini. Per 32 anni è stato il punto di riferimento della comunità. «Ci piace ricordarlo così: un uomo minuto che, col camice bianco piegato sulla sua scrivania, riusciva sempre, e con poche parole, a rassicurare chi gli stava di fronte - commenta il sindaco dell'abitato, Tiziano Maffezzini - Capace, umile, discreto, attento e sempre disponibile, era un medico di famiglia a tutti gli effetti e aveva creato un bel legame con ciascuno dei suoi pazienti».

Se n'è andato a 85 anni nel rammarico di una comunità che non ha potuto salutarlo come avrebbe voluto. «Per le disposizioni legate all'emergenza Coronavirus la famiglia è stata costretta a rimandare a data da destinarsi la celebrazione», aggiunge. Ma questo non ha fermato manifestazioni d'affetto via social, uno dei pochi canali di comunicazione rimasti. Scrive Sara: «Grazie dottor Calabrese, uno di quelli che ricordava tutto di te, di chi eri figlio, come ti chiamavi, tutte le patologie pregresse. Grazie, sei stato un medico meraviglioso. Grazie anche delle volte in cui facevi coraggio alla mia nonna mentre insieme affrontavate la faticosa mattinata in dialisi».

«Grazie Dr. Calabrese, sarai sempre nei nostri cuori! Uomo di grande professionalità e disponibilità, di poche parole e con un grande sorriso! Grazie! Riconoscenza immensa da parte di tutta la famiglia! Vola in alto Sciur Dutur», commenta Daniela. Ancora Mafalda: «ho condiviso con lui per tanti anni la mia attività lavorativa. Persona sempre attenta ai sui malati, è sempre riuscito a trasmettere serenità anche nei momenti difficili. A lui la mia riconoscenza è alla famiglia un abbraccio».