Valchiavenna, tessera stagionale skipass: c’è la 'clausola lockdown'

In caso di un nuovo blocco la Ski Area rifonderà la spesa agli sciatori

Madesimo e Campodolcino offrono agli appassionati 70 chilometri di piste

Madesimo e Campodolcino offrono agli appassionati 70 chilometri di piste

Madesimo (Sondrio), 4 novembre 2020 - Se non puoi sciare a causa del Covid 19 ti rimborsiamo la tessera. Questa la proposta della Ski Area Valchiavenna rivolta a quei clienti che hanno deciso o decideranno di acquistare un stagionale valida su tutto il comprensorio, da Madesimo a Campodolcino, località che possono offrire agli appassionati ben 70 chilometri di piste perfettamente preparate.

In una situazione come quella attuale, nella quale l’incertezza regna sovrana su tutto e nella quale non si può escludere (sebbene per ora sia una possibilità remota) un altro lockdown, le persone prima di effettuare qualsiasi acquisto, soprattutto quelli inerenti periodi di vacanze o giornate di svago, vogliono avere delle sicurezze sul rimborso, parziale o totale, nell’eventualità di non poter usufruire del servizio a causa delle chiusure o delle limitazioni imposte dall’emergenza Covid.

E la Ski Area della Valchiavenna ha deciso di garantire il rimborso della "stagionale" se gli impianti non verranno aperti a causa della pandemia. Una decisione che probabilmente verrà presa anche dalle altre località turistiche. "Quella di rimborsare i possessori di una tessera stagionale, nell’eventualità di una mancata apertura degli impianti causa Covid 19, mi sembra una decisione doverosa, eticamente giusta – dice il direttore della Ski Area Valchiavenna, Marco Garbin -. L’anno scorso abbiamo chiuso ai primi di marzo, a causa dell’arrivo della pandemia, ma non ci sono stati rimborsi perché in pratica la stagione era ormai quasi arrivata al termine e i clienti avevano potuto sfruttare bene la tessera". Ma la Ski Area Valchiavenna ha previsto anche altri rimborsi. "Sono state studiate altre formule di rimborso, attraverso voucher da spendere in futuro, qualora gli impianti aprissero e venissero poi chiusi, per periodi più o meno lunghi, nel corso della stagione".

Ma voi avete avuto rassicurazioni sul fatto di poter aprire gli impianti nella data prestabilita? "No, rassicurazioni vere e proprie no, ma i governatori delle regioni alpine e appenniniche hanno stilato un documento con regole ben precise sulla apertura degli impianti in sicurezza. Poi questo documento dovrà passare al vaglio del Comitato tecnico scientifico. Il problema Covid è vero e reale e io dico che prima di tutto viene la salute, lo sci è l’ultimo dei pensieri. Sono però fiducioso sul fatto che, con determinate norme, si potrebbe aprire (la Ski Area Valchiavenna ha scelto di aprire il 28 novembre), anche perché la stagione invernale permette alle località turistiche alpine di incamerare l’80 o il 90% del loro fatturato totale. Noi siamo pronti, ma ribadisco che prima di tutto viene la salute…".