Ma la Procura: "Non c’è nessuna esplosione della criminalità minorile nel Bresciano"

Solo una presenza più visibile di gruppi di ragazzi dovuta a discoteche e stadi chiusi

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Nessuna baby gang sul territorio di Brescia, quanto piuttosto azioni violente disgiunte compiute da gruppi non organizzati. È il concetto ripetuto da forze dell’ordine e Procura in merito al fenomeno dei raid predatori di giovanissimi che destano allarme sociale. Stando ai dati presentati all’ultimo anno giudiziario le denunce di minori per furti, rapine, estorsioni e ricettazioni nel periodo tra il 30 giugno 2020 e il 30 giugno 2021 sono state 317 a fronte delle 374 nel periodo precedente. Solo in provincia di Brescia 130, l’anno prima 141. "Risulta perciò del tutto ingiustificato, anzi, contraddetto dai dati, qualsiasi timore o percezione di una esplosione o anche solo di una crescita della criminalità minorile - recita la relazione della procura dei minori - È pur vero che si è riscontrata una presenza più visibile e attiva di gruppi di ragazzi dovuta in parte alla chiusura di discoteche, impianti sportivi e luoghi di incontro": da qui uno spostamento dei giovani nel cuore dei centri urbani. B.Ras.