2009-11-01
— TOVO SANT’AGATA —
DUE LISTE PRONTE allo scontro per vedere chi dovrà governare per i prossimi due anni la Cooperativa Ortofrutticola Alta Valtellina. Ormai le carte sono state messe sul tavolo con la presentazione dei nominativi delle due liste che fra poche settimane si scontreranno. C’è uno schieramento di continuità che contiene parecchi degli amministratori uscenti e c’è una nuova lista che cercherà di fronteggiala. Questi i nomi della prima: Carlo Panizza, Massimo De Luis, Alessio Della Vedova, Aldo Garbellini, Gian Battista Pruneri, Alessio Abordi, Giovanni Alongi, Anna Salomoni, Enzo Armanasco, Sergio Giumelli, Roberto Giudice, Carla Giudici, Guido Patroni, Benito Marchesi, e Bonola. Nessuno si è voluto sbottonare sul papabile presidente in caso di vittoria di questo schieramento ma girano comunque i nomi di De Luis, Della Vedova, Abordi e Panizza. Pare, ma è solo una voce, che l’altra lista abbia già il candidato presidente in pectore e sarebbe Angelo Panizza mentre i consiglieri dovrebbero essere: Giovanni Della Vedova, Luca Gasparotti, Giandomenico Gambelli, Gianandrea Garbellini, Marino Piuselli, Gianluigi Tampalini, Angelo Irroneo, Maurizio Crupi, Marco Armanasco, Angelo Senini, Davide Bana, Giovanni Alongi, Franco Besseghini e Giovanni Bona. Un nome compare, stranamente, in entrambe le liste ma non pare né un caso di omonimia né un errore ed è quello di Giovanni Alongi. Sembra, infatti, che lo statuto sociale preveda un numero fisso di soci provenienti da ogni paese e Alongi sia l’unico disponibile per quanto riguarda Grosotto che deve avere almeno un rappresentante per ogni lista. Una eventuale vittoria della prima lista vorrebbe dire continuità per la direzione della Coav, la vittoria della seconda un segnale di svolta. Ora mancano tre settimane all’assemblea dei circa 400 soci della Cooperativa. Quel che preoccupa gli agricoltori è però la grave congiuntura economica che penalizza in modo particolare i produttori. Molti soci avrebbero preferito una soluzione di compromesso per una lista unitaria. «La Cooperativa – dichiara uno di loro – deve riuscire a gratificare in modo adeguato i contadini ed il loro lavoro».