Livigno, non solo shopping: "Sport ed escursioni per tutti"

Boom di turisti nel Piccolo Tibet lombardo, che oltre alle boutique esentasse può contare su un paesaggio unico e itinerari per tutti i gusti

Livigno può contare su una rete di sentieri alla portata di tutti

Livigno può contare su una rete di sentieri alla portata di tutti

Livigno (Sondrio) - Nella patria lombarda dello shopping esentasse, in Alta Valtellina, non c’è solo il turismo pendolare di chi viene per una “toccata e fuga” per fare acquisti convenienti nelle centinaia di negozi e punti vendita dell’ampia isola pedonale, approfittando dei prodotti scontati perché non è applicata l’Iva. Sono numerosi, infatti, i villeggianti che scelgono Livigno, adagiato su una vasta piana a 1.816 metri di quota. 

Arrivano dalla Lombardia, da tante altre regioni d’Italia, ma pure dal cuore dell’Europa attraverso il tunnel del Gallo della confinante Svizzera, per un periodo di vacanza a stretto contatto con la natura e sapendo di potere contare, inoltre, su un’offerta di eventi per tutti i gusti, grandi e piccini, promossi dalla ricca Pro Loco guidata da Luca Moretti

Il manager locale punta molto anche sul binomio sport-turismo con l’accoglienza di atleti e squadre nazionali per i ritiri estivi. Nella moderna Aquagranda, impianto per il wellness con piscine olimpiche e non solo, si sono a lungo allenati campioni del nuoto come Federica Pellegrini

Ma vengono quassù anche i big del ciclismo e anche chi cerca soltanto di emularne le gesta. Come tre amici di Colico, dalla non lontana provincia di Lecco. “Siamo partiti dalla nostra cittadina sull’alto lago di Como - dichiara Claudio Digonzelli, in sella alla sua bike - e in auto abbiamo raggiunto i laghi di Cancano. Da qui abbiamo pedalato sino a Livigno, calcando sentieri molto belli. Una dura pedalata e per riprendere le forze ci fermiamo in un buon ristorante del paese. E, prima di ripartire, l’immancabile acquisto di due profumi per la moglie e di una bresaola prodotta qua, fra queste montagne”. E i compagni di avventura Danilo Sanvito e Fabrizio Cagnoni: “L’aria è sana, giù continua a fare troppo caldo. Dai laghi di Cancano ci siamo mossi con 10 gradi e siamo giunti qui dopo avere percorso circa 22 chilometri. Una bella gita turistica. Ora un poco di riposo e poi ripartiamo”. 

Antonella da Roma con il marito, che non hanno accettato di farsi fotografare, può essere considerata un’habitué della località valtellinese: “È l’ottava volta che ci veniamo. Ci troviamo bene. I prati si presentano con l’erba sfalciata, uno spettacolo della natura e dell’uomo. Le escursioni sono alla portata di tutti. Abbandoniamo l’auto e ci muoviamo solo a piedi”. Il consorte Giancarlo conferma i giudizi positivi: “Un paese di montagna che offre però tutto, una vera chicca delle Alpi. Ci siamo trovati a nostro agio anche in altre località della Valtellina, ma la nostra meta preferita è proprio Livigno, dove amiamo ritornarci”. 

Sono contenti della scelta fatta per un periodo di relax, seppure breve, anche Milena Bagnolini e la sua dolce metà Fabrizio Grassi da Forlì: “È la seconda volta che ci veniamo, negli ultimi tempi, una volta, invece, parecchio fa quando i figli erano piccoli. Ora sono grandi, così ci concediamo questo soggiorno da soli. In albergo due notti e si riposa bene con il clima fresco di qui. C’è cordialità, gli abitanti del paese sono aperti, disponibili. Veniamo solo d’estate. Belle le passeggiate e lo shopping è conveniente”. 

C’è chi unisce l’utile al dilettevole, rispondendo alle esigenze di tutta la famiglia. Come Michela Rugiatti e Massimo Vignozzi, provenienti da Vinci, in provincia di Firenze: “Ci fermiamo pochi giorni in hotel. Io non ero mai stata, lui prima d’ora in altre due occasioni. Siamo venuti anche perché il figlio, che ha 17 anni, si allena con la bicicletta in altura, in vista di una gara”. E Jacopo da Milano: “Ero già stato. Queste montagne sono l’ideale per i bambini”. 

Affezionati al “piccolo Tibet” della Valtellina, come è spesso chiamato Livigno, sono Lorena Nespoli e Graziano Ballabio, residenti a Giussano (Monza e Brianza). “Siamo conquistati da questi paesaggi - afferma Ballabio - e ogni due/tre anni ci torniamo per una vacanza, mai della stessa durata. Stavolta ci fermiamo 4 giorni. Siamo attivi: riusciamo ad affrontare i percorsi di bike, il clima lo consente. Da noi fa troppo caldo. E pure al mare la vita, quest’estate, è impossibile. Decisamente meglio in questo centro montano in Alta Valtellina”. E il sindaco, Remo Galli, gongola per i numeri da tutto esaurito nelle strutture ricettive e nelle numerose case di affittanza settimanale. “La stagione - dice infatti il primo cittadino - è soddisfacente. Si tratta di un bel segnale dopo due anni di black out. Stiamo investendo tanto pure sul turismo sportivo e i risultati già si vedono. Apprezzata l’ospitalità delle squadre. Abbiamo accolto anche il Milan femminile allenato da Ganz. E investito molto sulla cultura, la riteniamo fondamentale per fare rete e garantirci una ripartenza in grande stile che si vede”.