Livigno, "No al nuovo impianto di sci nel cuore della Vallaccia"

Il Tar Lombardia ha accolto il ricorso presentato da Legambiente

Sciatori (Ansa)

Sciatori (Ansa)

Livigno (Sondrio), 12 luglio 2016 - Gli ambientalisti esultano: il Tar Lombardia ha accolto il ricorso di Legambiente, che contestava la decisione di realizzare un nuovo impianto di risalita con annesse piste nel cuore della Vallaccia, convalle parallela alla valle di Livigno e, finora, incontaminata. 

La società impianti Mottolino Spa, proponente dell'impianto, ha sempre contrapposto alle ragioni degli ambientalisti - supportate anche dal parere della Soprintendenza – l’argomentazione che non si trattasse di un nuovo impianto ma della ricostruzione di una struttura già esistente. Una tesi che gli ambientalisti, difesi dall'avvocato Franceso Borasi del centro di azione giuridica di Legambiente, hanno sempre contestato: non solo la stazione di partenza della funivia dismessa si trova a ben tre chilometri da quella prevista in Vallaccia, ma tutti gli atti di pianificazione, dal PGT di Livigno, al PTCP della Provincia di Sondrio, fino al Piano Territoriale dell'Alta Valtellina, non contemplano alcun ampliamento del dominio sciabile all'interno della Vallaccia. 

"Siamo soddisfatti di questa conclusione di un contenzioso che dura da troppo tempo - dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. Il Tar si è pronunciato in modo inappuntabile e lineare. La natura e l'agricoltura devono tornare ad essere padroni della Vallaccia, insieme a forme di turismo sostenibile che sappiano apprezzare l'esclusività di questa valle, unica nel suo genere nel panorama delle Alpi lombarde. Ora alla società degli impianti chiediamo di ritirarsi definitivamente, ma non prima di aver ripristinato l'integrità dei luoghi".