Livigno, non c’è pace al passo del Gallo: nuova frana

Un temporale ha fatto scendere detriti sulla strada

Frana

Frana

Livigno (Sondrio), 24 agosto 2018 - Non c'è pace per Livigno e per la strada che porta al passo del Gallo e al confine con la Svizzera, colpita, ancora una volta, da uno smottamento. Il violento temporale che ieri nel primo pomeriggio ha interessato il Piccolo Tibet ha fatto scendere sulla carreggiata, invasa in entrambe le corsie di marcia, molto materiale franoso. Fortunatamente in quel momento non stavano transitando automobili e questa volta, a differenza di quanto accaduto a inizio mese, non ci sono state persone rimaste bloccate o evacuate. La strada è stata chiusa e lo rimarrà almeno fino a questa mattina. Gli operai del Comune si sono messi immediatamente al lavoro. «Lo smottamento – ha spiegato il sindaco Damiano Bormolini – è stato causato ancora una volta da una bomba d’acqua che ha colpito la stessa zona di venti giorni fa. Stiamo lavorando per riaprire la strada, ma ci vorrà presumibilmente tutta la sera e la notte. Probabilmente potremo riaprire domattina (oggi per chi legge, ndr)». Solo tre giorni fa i funzionari del Dipartimento di Protezione civile e quelli di Regione Lombardia hanno effettuato un sopralluogo per valutare gli interventi più urgenti per la messa in sicurezza. «Il sopralluogo è servito ai rappresentanti degli enti per vedere con i propri occhi la situazione. Seguiranno ora le valutazione tecniche per capire se lo Stato interverrà con finanziamenti sulla frana e sugli interventi necessari per la messa in sicurezza. Parliamo di due opere in particolare: la demolizione e ricostruzione di una parte della galleria e, in secondo luogo, la messa in sicurezza del passaggio del torrente Fopel». L’intervento più urgente prevede la sostituzione dell’ultima galleria prima della dogana, in un tratto di 70, 80 metri. Un’operazione per la quale il Comune ha già deciso di stanziare un milione di euro, così da poter iniziare i lavori e riuscire a terminarli prima della stagione invernale. «Sono tre anni che quella galleria viene interessata da colate – conclude Bormolini –, travi e strutture hanno subito dei danni. Poi bisognerà trovare delle soluzioni, ad esempio la realizzazione di un ponte nella zona del Fopel per permettere al materiale di riversarsi nel lago».