Livigno, 20 aprile 2018 - Da Livigno su e giù per le Alpi Retiche, Carniche, Giulie e per le Dolomiti per sostenere le attività di Cancro Primo Aiuto. Il tutto da solo, lui e la sua bicicletta. Protagonista di questa impresa sarà Mateo Bormolini, 21 anni, ciclista amatoriale di Livigno. Partirà da casa il 13 maggio e, dopo aver percorso circa 1.700 km, ritornerà a Livigno dopo due settimane, tenendo una media di 130 km al giorno. "Sarà la mia prima avventura in solitaria sulle due ruote – assicura Mateo – anche se era da tempo che sognavo di intraprendere un viaggio di più giorni con la mia bici da corsa.
La molla mi è scattata l'estate scorsa, quando su Facebook ho conosciuto alcune persone che si dedicavano al cicloturismo. Da amante delle montagne e da vero scalatore colombiano, ho deciso di organizzare un viaggio sulle Alpi intorno a casa. Ho passato l'inverno a pianificare il viaggio su internet e ho pensato che un’impresa del genere non doveva restare fine a se stessa. Così ho deciso di coinvolgere Cancro Primo Aiuto e di destinare i fondi che riuscirò a raccogliere per sostenere le loro numerose iniziative".
Mateo Bormolini ha 21 anni ed è nato in un piccolo paese della Colombia. Adottato all'età di 4 anni, ha iniziato a praticare sport fin da piccolo, dal calcio al nuoto, dallo sci al karate, fino alla mountain bike e al rugby. "Nei miei sogni di bambino c'erano le biciclette da corsa e le montagne – ricorda oggi - Rimanevo incantato dalla velocità e dalla resistenza fisica dei ciclisti professionisti del Giro d'Italia e del Tour de France, e immaginavo quali sensazioni si potessero avere nello scalare più passi alpini". E dopo vari anni come giocatore di rugby nella squadra di Livigno, un infortunio al ginocchio l’ha spinto verso il ciclismo. L'arrivo è previsto il 27/28 maggio a Livigno. Chi lo desidera, può fare una donazione a questo indirizzo mail: www.gofundme.com/su-e-giu-per-le-alpi-per-cpa.