Livigno, bici vietate nel centro abitato

Fa discutere l’ordinanza del sindaco per il periodo estivo

LA POLEMICA Turisti in bici nel centro  dello shopping

LA POLEMICA Turisti in bici nel centro dello shopping

Livigno, 13 agosto 2018 - L'annos corso il Comune di Livigno aveva sondato la possibilità su Facebook, suscitando pareri contrastanti. Quest’anno, invece, ha deciso di emettere un’apposita ordinanza e comunicare che da questo fine settimana, per la precisione da sabato, e fino a fine agosto i ciclisti sono banditi dal centro del Piccolo Tibet, dalla zona a traffico limitato, e le biciclette dovranno essere spinte a mano dai conducenti. Una decisione che piace a qualcuno, molto meno ad altri, destinata in ogni caso a suscitare polemiche.

«Premesso che il transito dei velocipedi nella Zona a traffico limitato è di norma consentito, secondo le disposizioni del Codice della Strada, ed in tali casi i ciclisti sono tenuti a prestare la dovuta cautela, evitando di generare situazioni di intralcio o pericolo per i pedoni – si legge nell’ordinanza firmata dal sindaco Damiano Bormolini -; preso atto delle numerose segnalazioni e giustificate lamentele da parte della cittadinanza, sul transito irregolare/smodato e/o a velocità inadeguate all’interno della Ztl, da parte di ciclisti che transitano, in particolar modo nel periodo estivo durante il maggior afflusso di persone».

«Al fine di garantire la sicurezza della circolazione dei pedoni e la razionale gestione della mobilità- si legge ancora nell’ordinanza a firma del primo cittadinio livignasco -, la pubblica incolumità e l’ordinatoegolare vivere dei numerosi turisti, tutelando nel contempo i diritti dei cittadini residenti, cui deve essere consentita per quanto possibile, la mobilità urbana con veicoli ecologici; dal giorno 11 agosto 2018 e fino al giorno 31 agosto 2018, dalle ore 10 alle ore 19 all’interno della Zona a traffico limitato, escluse le traverse (via Crosal, via Taglieda, via Pienz, via Bondi, via Prestefan e via Boscola), i velocipedi dovranno essere condotti esclusivamente a mano».

I pareri sono discordanti e nei commenti su Facebook si legge, da una parte, l’esigenza di mettere la zona in sicurezza e tranquillità, soprattutto nei periodi in cui la popolazione aumenta vertiginosamente per il forte afflusso turistico, dall’altra l’esigenza dei residenti e di chi lavora a Livigno, che soprattutto nella bella stagione si muovono su due ruote anche per evitare di pagare onerosi parcheggi.Sui social è emersa poi una contraddizione che fa discutere: l’Alta Valle da qualche anno sta puntando molto sul turismo su due ruote. E se da una parte si cerca di portare nel Piccolo Tibet ciclisti, invogliandoli con strutture attrezzate e percorsi dedicati, può apparire un controsenso volerli tenere fuori dal centro, conosciuto soprattutto per le possibilità di shopping.