Covid, Casa della Sanità a Livigno: positivi otto operatori

Giornate in salita per il presidio del piccolo Tibet, che è operativo, causa il contagio fra il personale

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Sondrio, 31 ottobre 2020 -  Escalation di casi di positività al Covid 19 ieri in Valtellina e Valchiavenna. E al punto di primo soccorso di Livigno scatta l’emergenza per il contagio di una decina di operatori. I dati, forniti ieri sera da Ats della Montagna e relativi alle ultime 24 ore, non lasciano purtroppo dubbi e ci dicono di una situazione epidemiologica grave, con un aumento dei casi significativi. Ma sono tutti i parametri a delineare una situazione assai grave. Solamente nella giornata di ieri in provincia di Sondrio sono stati rilevati 114 nuovi casi di valtellinesi positivi al Covid 19, un dato perlomeno allarmante, che portano il totale, dall’inizio della pandemia, a quota 2615. Di questi casi, dieci sono stati rilevati all’interno delle Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) o Rsd (Residenza sanitaria per disabili). Infine da rilevare, purtroppo, la morte di 4 persone che porta il totale dei morti da marzo a quota 223.

Ieri giornata difficile al Punto di primo intervento di Livigno. Otto operatori, tra infermieri e autisti di ambulanza (non ci sarebbero medici), sono infatti risultati positivi, con gravi conseguenze sull’operatività di tutto il presidio sanitario del Piccolo Tibet. Una situazione difficile visto che al punto di primo intervento di Livigno lavorano circa 30 operatori e ben 8, circa un terzo, sono fuori servizio a causa del Covid. Oltre ad isolare i soggetti trovati positivi, posti ovviamente in quarantena, le autorità sanitarie hanno immediatamente applicato la regola che, in tali casi, obbliga a controlli immediati su pazienti e dipendenti.

I pazienti ricoverati nei reparti Covid-19 dell’ospedale di Sondalo si stanno avvicinando alla soglia dei 100: oggi, precisamente, sono 95. Poco meno della metà degli oltre 220 registrati nella fase più acuta della pandemia. Dopo l’apertura del quarto reparto, sempre nel padiglione uno, si sta lavorando per predisporre un nuovo modulo di Terapia intensiva, nel padiglione quattro, con sette posti letto che si aggiungeranno ai sette già occupati. Ai medici interni al Morelli, infettivologi e pneumologi, coordinati dalla dottoressa Chiara Rebucci, in questi giorni si sono aggiunti alcuni professionisti in pensione che già in primavera erano rientrati temporaneamente al lavoro per coadiuvare i colleghi nei reparti Covid. La direzione Asst precisa inoltre che nel laboratorio del Morelli vengono sempre garantiti entro un’ora i risultati degli esami classificati come “urgentissimi”.