Livello ai minimi Il 30% degli approdi è inaccessibile

Anche a Ferragosto il livello del Lario continua a essere ampiamente al di sotto dei limiti di guardia. Nonostante i temporali dei giorni scorsi il livello non è risalito oltre i 35,8 centimetri sotto lo zero idrometrico. A un soffio dal limite di -40 centimetri che a suo tempo fu individuato come livello di emergenza da non superare. Il 2022 però non è un anno come tutti gli altri e il lago di Como, come e probabilmente più di altri, in questi mesi ha pagato un tributo pesantissimo alle necessità dell’agricoltura finendo per prosciugarsi. Anche ieri, nonostante l’intervento della Regione che ha aperto le chiuse delle dighe idroelettriche della Valtellina per venire in aiuto del Lario, in entrata si è registrata una portata di 21,6 metri cubi al secondo contro i 60,9 in uscita. Il tasso di riempimento è fermo al 2,9%. Nei giorni scorsi l’Autorità di Bacino ha denunciato danni per milioni di euro a carico di passeggiate e sponde che in molti punti rischiano di cedere. Per non parlare degli approdi un terzo dei quali sono ormai inaccessibili perché le chiglie delle imbarcazioni, nonostante gli interventi di pulizia anche con le pale meccaniche e le idrovore, rischiano di toccare il fondo.