L’Italia e la Svizzera alleate per difendere il fiume Mera dagli effetti del clima impazzito

Sono in programma diverse opere di difesa idraulica, finanziate attraverso i fondi della collaborazione transfrontaliera, per salvaguardare i paesi dalle piene

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È stato approvato nei giorni scorsi lo schema di intenti per approntare una strategia tra Italia e Svizzera riguardante la gestione delle risorse idriche del Fiume Mera. La Giunta regionale lombarda ha approvato lo schema del documento d’intenti per la valorizzazione dei territori attraversati dal fiume Mera, allo scopo di dare attuazione ad una delle misure del progetto "Interreg Italia Svizzera GE.RI-KO". Il fiume Mera, ricordiamo, nasce in Svizzera e, dopo aver attraversato un po’ tutta la Valchiavenna, si getta nel lago di Como a Gera Lario. "Questo è un percorso che coinvolge diversi soggetti tra cui Comuni, Provincia di Sondrio, associazioni e la stessa Regione - ha spiegato l’assessore regionale al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni - per realizzare attività condivise a sostegno di una strategia tra Italia e Svizzera, finalizzate a determinare un cambiamento nella gestione delle risorse idriche comuni. Il processo che ne seguirà avrà un impatto significativo nei territori interessati per quel che riguarda la qualità ambientale del corso d’acqua e della sicurezza idraulica, a supporto di uno sviluppo sostenibile della valle". Gli interventi serviranno anche a preservare il fiume dai cambiamenti climatici. "Vogliamo sostenere le aree attraversate dal Mera con azioni di adattamento ai fenomeni generati dal cambiamento climatico - ha evidenziato l’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo - Vogliamo salvaguardare le valenze ambientali del fiume e del territorio che lo circonda in un’ottica di sostenibilità, salvaguardia della biodiversità, dell’ambiente e di tutela delle acque".

F.D.