Le telecamere contro i pusher nei boschi

Un vertice con il prefetto per potenziare i sistemi di videosorveglianza

Il Grande fratello contro gli spacciatori dei boschi della droga di Santa Maria Hoè e Sirtori. L’altro giorno il prefetto di Lecco, Sergio Pomponio, ha chiamato a rapporto i vertici delle forze dell’ordine per esaminare i progetti di sviluppo del sistema di videosorveglianza nei due paesi grazie alle risorse messe a disposizione dal Viminale con un bando.

Proprio per poter partecipare al bando e ricevere i finanziamenti è stato sottoscritto un patto per la sicurezza urbana. Le telecamere punteranno sulle strade di accesso alle piazze dello spaccio. Nei giorni scorsi, tra l’altro, a Santa Maria Hoè sono stati individuati e smantellati nuovi accampamenti degli spacciatori. Li hanno segnalati alcuni volontari impegnati in un intervento di pulizia, che hanno immediatamente avvisato i carabinieri. Oltre che per sorvegliare le zone più a rischio di degrado, gli occhi elettronici serviranno pure per individuare potenziali ladri, oltre che gli automobilisti che circolano senza assicurazione o revisione, perché in grado di "leggere" automaticamente le targhe dei mezzi in transito e di segnalare automaticamente eventuali anomalie. "I sistemi di videosorveglianza sono utili strumenti per elevare i livelli di sicurezza anche nelle realtà territoriali meno grandi ed hanno un’efficace azione deterrente", spiega il prefetto. D.D.S.