Postalesio, attraverso la diversità si riscopre il rapporto uomo-natura

«Coltiviamo la diversità», ecco il progetto promosso dalla Cooperativa sociale AttivaMente di Postalesio

Cooperativa Sociale AttivaMente (Nat.P.)

Cooperativa Sociale AttivaMente (Nat.P.)

Postalesio (SOndrio), 4 luglio 2016 - Ha preso il via da alcuni mesi «Coltiviamo la diversità», progetto promosso dalla Cooperativa sociale AttivaMente di Postalesio. Nell’ambito dell’iniziativa gli alunni di tre classi della scuola primaria dell’Istituto comprensivo di Ponte in Valtellina e di quello di Teglio, insieme a un gruppo di ragazzi del Centro socio educativo «Kairos», si sono impegnati in un’esperienza sensoriale che stimola lo sviluppo di una nuova competenza sociale e di un nuovo senso di responsabilità di ciascuno nei confronti di se stessi, degli altri e dell’ambiente. «Attorno a un campo di mais, ciascuno è chiamato a mettere in gioco le proprie energie e abilità, per far funzionare le squadre di lavoro e per riscoprire le relazioni fra uomo, terra, piante e animali – spiegano i promotori - I ragazzi del Centro, chiamati i “Custodi dei campi“, accompagnano di bimbi sul luogo di lavoro e insieme si occupano delle diverse fasi di conduzione del campo e della cura degli asini. Con serenità sono state affrontate le incertezze di un mestiere che non si sapeva fare. Tutti si sono impegnati nelle attività, anche quando pioveva ma non si poteva trascurare il lavoro».

Per garantire a tutti un’esperienza di qualità, la Cooperativa si è avvalsa della collaborazione della Fondazione Fojanini, di alcune aziende agricole aderenti a Coldiretti Sondrio – Campagna amica, e dell’azienda Raetia Biodiversità. «Sono stati attivati laboratori specifici finalizzati a far comprendere il ritmo delle stagioni e a riconoscere e scoprire i mutamenti che trasformano il paesaggio nel corso dell’anno. Gli agricoltori coinvolti permettono agli alunni di approfondire questa tematica ampliando la conoscenza della produzione agricola locale». Per ora il mais cresce bene, è affidato ai «Custodi dei campi» che hanno già fatto anche il diradamento. Con l’inizio del prossimo anno scolastico gli alunni saranno chiamati per il raccolto, così, in autunno, si potrà organizzare una festa del campo, con pranzo a base di polenta, frutto del lavoro di tutti. «Quelli che avranno lavorato meno riceveranno un piatto un po’ scarso, come per la cicala della favola di Esopo», spiegano infine gli organizzatori.