Maltempo, Lario ancora in ginocchio: "Travolti da un terremoto"

A Laglio il torrente Caraello da dieci giorni è fuori dal suo alveo naturale. A Cernobbio gli angeli del fango hanno rinunciato alle vacanze per pulire

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di Roberto Canali

Per la prima volta negli ultimi tre giorni nel lago di Como esce più acqua di quella che entra, 571 metri cubi al secondo contro 355 in ingresso, ma anche così ci vorranno almeno altre quarantottore prima che il Lario torni nei suoi ranghi e abbandoni piazza Cavour. Dopo il picco di 141,8 centimetri sopra lo zero idrometrico, in pratica 22 centimetri oltre il livello di esondazione, le acque del lago nelle ultime ventiquattrore sono scese di sei centimetri. Merito dell’apertura delle chiuse della diga di Malgrate, ma anche del meteo che ha riportato il sole sul lago messo in ginocchio dai temporali che lo hanno flagellato negli ultimi dieci giorni. Almeno fino a domenica piazza Cavour continuerà a essere una specie di piccola Venezia con le passerelle per i pedoni e i sacchi sabbia fuori da bar e negozi per cercare di tener fuori l’acqua. Proseguono senza sosta gli interventi di rimozione dei tronchi e il legname finiti nel primo bacino. "I lavori sul lungolago – rassicura Massimo Sertori, assessore di Regione Lombardia a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni – procedono, compatibilmente con la situazione eccezionale dell’esondazione. Sono in corso le attività di riempimento con ghiaia della zona tra passeggiata esistente e palancole. È in via di completamento l’infissione del palancolato lato lago verso Piazza Cavour".

Si scava per rimuovere detriti e fango anche a Laglio, Cernobbio, Brienno e tutti gli altri paesi messi in ginocchio dal maltempo. "I lavori di una settimana sono stati vanificati dalle piogge cadute nei giorni scorsi - spiega Roberto Pozzi, sindaco di Laglio - Questa crisi va trattata come se fossimo di fronte a un terremoto, miracolosamente senza vittime. Da noi il torrente Caraello che in condizioni normali è poco più di un rigagnolo è uscito dal suo argine allagando strade e piazze. Purtroppo non è ancora rientrato nel suo alveo dopo dieci giorni, per questo abbiamo chiesto aiuto a un geologo". Sono all’opera anche gli angeli del fango, i ragazzi che hanno rinunciato alle vacanze per aiutare a ripulire. "Ci siamo mossi appena abbiamo sentito dei danni del maltempo - spiega Camilla Bossi, volontaria del Gruppo Supporto attivo Como - Stiamo operando al momento a Cernobbio, dove i danni sono minori e Blevio, dove invece la situazione è più grave. A breve andremo a Laglio. Stiamo ancora pulendo giardini e garage, svuotando case inagibili, alcune andranno rifatte dalle fondamenta".