Ladro di biciclette massacrato per vendetta Arrestato l’aggressore

Identificato dalla polizia ora si trova al Bassone. E deve rispondere . di tentato omicidio

Per punire un uomo che sospettava di aver rubato la bicicletta della madre non ha esitato a tendergli un agguato in pieno centro, rompendogli letteralmente la faccia a suon di pugni. Una vendetta brutale e assolutamente spropositata quella che è costata l’arresto a un ventenne di Cantù, che per fare ancor più male al presunto ladro, un uomo di 48 anni residente in città, si è sfilato la cintura avvolgendola attorno alla mano per utilizzarne la cinghia come un micidiale tirapugni. Così ha tramortito la sua vittima facendolo cadere a terra e procurandogli un trauma cranico con emorragia cerebrale. Soccorso con tempestività, proprio perché l’aggressione è avvenuta in pieno centro vicino alla Mensa del povero a due passi dalla chiesa di San Paolo, il quarantottenne è stato portato con urgenza all’ospedale Sant’Anna dov’è stato ricoverato in prognosi riservata per alcuni giorni nel reparto di rianimazione. Spinto da una violenza cieca il giovane ha ferito con un pugno al volto anche il fratello della sua vittima, intervenuto per cercare di mettere fine all’aggressione. È solo grazie alle indagini condotte dalla Polizia locale se il ventenne è stato arrestato, alcune settimane dopo aver consumato la sua vendetta, gli agenti perquisendo la sua abitazione hanno trovato anche la cintura ancora sporca di sangue utilizzata durante l’aggressione che è stata sottoposta a sequestro. Il ragazzo è finito al Bassone con l’accusa di tentato omicidio su disposizione del Gip del Tribunale di Como, per fortuna la sua vittima ora sta meglio. Ro.Can.