La Polonia omaggia gli artisti di Piuro

L’ultimo lavoro dello storico Stanislaw Klosowsky, frutto di oltre dieci anni di ricerche fra i due Paesi

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di Roberto Canali

Altro che Erasmus, già in pieno ‘700 gli artigiani e gli architetti della Val Bregaglia viaggiavano ed erano riconosciuti e apprezzati per la loro maestria in tutta Europa. A rivelarlo l’ultimo lavoro dello storico polacco Stanislaw Klosowsky, frutto di oltre dieci anni di ricerche tra Italia e Polonia, presentato in questi giorni all’istituto Polonika di Varsavia. Attraverso i rapporti internazionali tessuti dai membri della famiglia Vertemate, uno dei rami della dinastia Della Porta di Milano, che all’inizio del XII secolo ereditarono terre e castello del Feudo Vertemate, gli artigiani della valle insuperabili nella lavorazione della pietra si spinsero ben oltre le Alpi, aggiudicandosi commesse importanti per la costruzione di chiese e palazzi da realizzare secondo il gusto italiano che era già apprezzatissimo.

Una vera e propria corporazione economica erede dei Maestri Comacini che diffusero in tutta Europa l’arte romanica.

Le ricerche del professor Stanislaw Klosowsky hanno permesso di ripercorrere a ritroso nel tempo le tracce di questi maestri che erano conosciuti e apprezzati nell’Est dell’Europa dov’erano conosciuto come "architetti dei laghi", per la loro area di provenienza che si concentrava tra il lago di Como, il Maggiore e quello di Varese.

A Piuro sembra che fosse una delle scuole di livello più alto e proprio qui si formò Antonio Pelacini che all’inizio del ‘700 partì alla volta della Polonia dove collaborò alla realizzazione della basilica di Lezaijsk con annesso il convento dei Padri Bernardini, la chiesa parrocchia della città di Lublino, opere che realizzò insieme al suocero Jacub Balin.

Il professor Stanislaw ha svolto la sua ricerca presso l’Archivio di Stato, scoprendo sull’atto di cittadinanza polacca, concessa ad Antonio Pelacini, la sua provenienza natale, ovvero Piuro. Ha inoltre documentato la presenza di più architetti italiani in terra polacca nella prima metà del secolo XVII, tra cui Joannes Malinverne da Piuro.

Il capolavoro di Antonio Pelacini è la Basilica di Lezaijsk, uno dei più importanti santuari della Polonia famoso in tutto il paese per la sua architettura e per il grande organo corredato da oltre 7.000 canne.

Una bella storia di un paese ricco di storia e bellezze naturalistiche e architettoniche. Una su tutte palazzo Vertemate.