La Forestale a Grosio scopre rifiuti edili Cantiere sequestrato

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I carabinieri forestali hanno allargato, di parecchio, il perimetro di un’area iniziale di circa 400 metri quadrati posta sotto sequestro, ampliandola ora a circa 16mila mq. Su disposizione della Procura di Sondrio i militari, infatti, hanno eseguito dei carotaggi per verificare se anche in quella porzione di terreno limitrofo a quello sequestrato in precedenza ci fossero altri rifiuti provenienti, in prevalenza, dal comparto dell’edilizia. E le verifiche disposte dal magistrato Marialina Contaldo avrebbero dato esito positivo: nel cantiere per lavori di regimazione idraulica, lungo l’Adda che nell’87 creò anche nel territorio di Grosio non pochi problemi in occasione della tragica alluvione, sono spuntati blocchi di cemento, pezzi in ferro, tubi in plastica, residui di lavorazioni stradali come asfalti, pronti a essere sotterrati o, magari, impiegati anche per arginature. L’area, solo in piccola parte di proprietà del Comune, vicino al campo sportivo, la restante di privati che l’hanno temporaneamente ceduta per i lavori di riqualificazione nell’ambito del cantiere, è così stata posta sotto sequestro con l’apposizione dei classici nastri bianchi e rossi, visibili a chi si trova a passare nella zona.I lavori di difesa spondale, iniziati nel 2018, a distanza di tanti anni dagli eventi calamitosi, sono ora stati bloccati. E l’inchiesta che, al momento, non ha indagati, rischia presto di averne più d’uno. "Abbiamo presentato denuncia contro ignoti - spiega il sindaco Gian Antonio Pini - e si tratta degli scarichi di due trattori, poca roba, venuti alla luce da un sopralluogo, effettuato dai Forestali".Michele Pusterla