Melloblocco resta appeso a un filo ma ora rischia anche il Trofeo Kima

Rottura dopo gli ultimi incontri, c’è chi punta l’indice contro il sindaco di Val Masino

Una delle scorse edizioni del Trofeo Kima (Nat.Press)

Una delle scorse edizioni del Trofeo Kima (Nat.Press)

Val Masino (Sondrio), 13 gennaio 2017 - «Veramente Melloblocco non si farà più?», «È vero che salta anche il Kima?»: in questi giorni basta navigare sui siti dedicati agli eventi della Val Masino per sondare gli umori, spesso di gente arrabbiata, di tanti appassionati della montagna. Certo è che dagli incontri tra gli operatori turistici e il Comune è arrivato un nuovo semaforo rosso per il raduno internazionale di arrampicata che al 99% non si farà. Stiamo parlando di un evento, non solo sportivo, che muove un milione di euro e che porta in Valtellina almeno diecimila presenze. Il fuoco, però, cova sotto la cenere anche per tutti gli altri appuntamenti che vedono in cabina di regia l’Associazione Operatori Val Masino, o che si svolgono sul territorio, a iniziare dallo storico Trofeo Kima la grande corsa sul Sentiero Roma. Anche per la più illustre e famosa delle Skyrace, infatti, il futuro è incerto.

Sembra che i contrasti e le divergenze fra le associazioni e il sindaco Domenico Jobizzi siano in questi giorni aumentati, tanto da rendere impossibile un punto di incontro sui vari temi. A inizio anno, inoltre, non è stata rinnovata la convenzione tra Comune e l’associazione con la conseguente chiusura degli uffici. «E’ possibile che un’amministrazione di una valle come questa, a netta vocazione turistica, distrugga tutto quello che è stato fatto senza proporre nessuna alternativa?».

È il grido lanciato da alcuni appassionati di montagna che hanno scritto a «Il Giorno». Sembra infatti che non esistano problemi economici o politici «ma il sindaco - si legge nella lettera - decide d’interferire in tutto, minacciando di non permetterne la realizzazione degli eventi, non rilasciando i relativi permessi, se non vengono adottate improbabili modifiche ai format proposte da lui personalmente. Gli esempi sono molteplici, e vengono già manifestati alla stampa dopo le edizioni degli eventi 2016. Possibile che un sindaco distrugga mediaticamente gli eventi più importanti della sua valle che portano un oggettivo e importante riscontro economico? Un consorzio che si mette direttamente in gioco nell’organizzazione degli eventi e nella gestione turistica della valle è possibile che venga continuamente infamato dal primo cittadino?». (Da qui le dimissioni dei vertici a iniziare da Giacomo Sertori, ndr.).

«L’isolamento della valle è sempre più accentuato, le collaborazioni con gli altri enti, con le associazioni, con le guide alpine, con Ersaf non esistono più e nessuno ha voglia di operare in Val Masino per il clima creato dall’ amministrazione». Bisogna infine ricordare che in campagna elettorale, alla vigilia delle elezioni del 2014, Jobizzi parlava di cave, parcheggi, costruzione di seconde case, tutti temi che fecero storcere il naso agli ambientalisti e a molti operatori turistici, quasi un presagio della rottura che si sta consumando in queste ore. Vedremo se ci sarà la volontà di rimettere insieme i cocci.