Investimento piccolo Gioele, l’accusa chiede quattro anni

L’automobilista alla sbarra inizialmente aveva accusato del mortale un fantomatico pirata della strada

Quattro anni di carcere per omicidio stradale per aver travolto sul marciapiede e ucciso un bambino di 7 anni. Li ha chiesti il procuratore capo di Lecco Ezio Domenico Basso in persona per Yasir Akbar, il 38enne straniero di Carnate che l’11 maggio 2021 a Merate, di fronte alla caserma dei vigili del fuoco volontari, al volante di una Fiat Punto, è piombato addosso al piccolo Gioele Petza di Cernusco Lombardone e anche a sua mamma Janny e alla sorella 12enne Giorgia, che sono invece miracolosamente sopravvissute. L’automobilista alla sbarra, che inizialmente aveva accusato dell’incidente un fantomatico pirata della strada, ha optato per il rito abbreviato.

Secondo l’avvocato Ivano Chiesa del foro di Milano, che rappresenta i familiari del bimbo, l’investitore avrebbe avuto un colpo di sonno al volante perché stava rispettando il digiuno per il ramadan poiché è un fedele musulmano osservante e praticante: non avrebbe quindi avuto le forze necessarie per guidare nelle condizioni ottimali.

Il suo legale difensore Simona Crippa invece ha domandato una pena più lieve, anche perché il suo assistito ha già risarcito il papà, la mamma e la sorella di Gioele.

Il giudice Nora Lisa Passoni si è riservata al momento di valutare la decisione.

La sentenza, che sarà comunque di condanna, verrà probabilmente pronunciata tra due settimane.

D.D.S.