Boom di infortuni sulle piste: "Troppi sciatori impreparati, sono un pericolo"

I numeri relativi agli incidenti con feriti sulle piste nei 5 comprensori di Valtellina e Valchiavenna: ben 1.018 dal 25 novembre al 20 gennaio

Incidente sulle piste da sci (foto repertorio)

Incidente sulle piste da sci (foto repertorio)

Sondrio, 10 febbraio 2020 - Tanti infortuni sulle piste da sci da inizio stagione, quasi venti al giorno, ma nessun incidente mortale, ad eccezione, a inizio anno, del bambino di nemmeno 4 anni che ha perso la vita sulla neve, ma lontano dagli impianti, in Valdidentro. Sono decisamente importanti i numeri relativi agli incidenti con feriti sulle piste nei 5 comprensori di Valtellina e Valchiavenna: ben 1.018 dal 25 novembre al 20 gennaio. A Chiesa in Valmalenco i casi registrati sono 178, a Livigno 223, a Bormio 254, ad Aprica 144, a Madesimo 219. "Durante tutta la stagione invernale siamo operativi sempre, sette giorni su sette, e ci occupiamo di prevenzione, sicurezza e soccorso – spiega Gabriele Fanchi, assistente capo coordinatore e capo pattuglia a Chiesa in Valmalenco –. Ci sono regole precise che gli sciatori devono rispettare in pista per mantenere un corretto comportamento nel rispetto delle regole, ma anche degli altri e delle strutture. Ognuno deve scegliere la tipologia di pista a seconda della qualità del manto nevoso, delle proprie capacità tecniche e delle condizioni meteorologiche. Il sorpasso è consentito sia a destra che a sinistra, ma è necessario che lo sciatore a monte moderi la velocità in modo da evitare possibili scontri con sciatori che si trovano più a valle. Sugli incroci poi lo sciatore deve dare la precedenza a chi procede da destra, proprio come sulla strada. Se bisogna fermarsi è opportuno farlo a bordo pista e mai sotto un dosso, poiché è necessario essere sempre ben visibili dagli altri sciatori, così da evitare di essere travolti".

Gli operatori impiegati nel delicato compito per tutta la stagione invernale sono agenti altamente qualificati (tutti ad esempio devono conseguire il titolo di “manovratore di corde”) e possono aspirare a essere assegnati ai comprensori sciistici di tutta Italia solo dopo aver concluso gli opportuni cicli annuali di formazione al Centro addestramento alpino della Polizia di Stato di Moena, in Trentino. Il servizio è svolto alle dirette dipendenze dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura, che, in questo modo, riesce a mantenere un controllo del territorio in modo sempre più capillare.