Incidente a Morbegno, muore schiacciato fra due auto

Pare che stesse caricando nel baule alcuni secchielli di sabbia

Una delle vetture coinvolte nel tragico incidente (Anp)

Morbegno, incidente stradale grave - FOTO (ANP)

Morbegno (Sondrio), 31 marzo 2019 - Un terribile quanto assurdo incidente, venti ore di agonia, poi il suo cuore ha smesso di battere. È morto ieri pomeriggio, all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Francesco Scalzone, 66enne originario di Giussano, in provincia di Monza Brianza, ma da qualche anno residente a Morbegno.

L’incidente è avvenuto venerdì sera, poco dopo le 19, in una zona buia di via Strada di campagna, nel tratto della lunga arteria che conduce verso il polo fieristico, nei pressi del silos comunale. Pare che Scalzone, conosciuto come Franco, avesse lasciato la sua auto, una Kia, in sosta a bordo della strada, vicino alla cava di inerti, senza, però aver attivato le quattro frecce di emergenza né segnalato in alcun modo la presenza della vettura ferma in una zona così buia. Per questo motivo una 33enne di Morbegno, alla guida di un’Alfa Romeo 159, non si è accorta dell’auto, e nemmeno ha visto che il 66enne si trovava dietro alla Kia, intento, pare, a caricare alcuni secchi di sabbia che aveva nel bagagliaio.

L’urto è stato inevitabile: l’Alfa Romeo ha tamponato la Kia, e Franco Scalzone è rimasto schiacciato tra le due vetture. Gravissime le lesioni riportate dal 66enne, soccorso dai sanitari del 118 intervenuti con l’eliambulanza. Inizialmente, la paura che l’uomo potesse perdere le gambe, gravemente lesionate nell’incidente, ma ieri la notizia ancora più drammatica: Franco Scalzone non ce l’ha fatta, è spirato all’ospedale Papa Giovanni XXIII dove era stato elitrasportato d’urgenza dopo il terribile incidente. I medici dell’ospedale bergamasco non sono riusciti a salvargli la vita, troppo gravi le lesioni riportate, non solo agli arti inferiori. Sul posto sono intervenuti, oltre ai sanitari del 118, anche i Vigili del fuoco della vicinissima caserma morbegnese, e i carabinieri, sia i militari della Stazione della Città del Bitto che i colleghi nel Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sondrio. Spetterà agli uomini dell’Arma ora fare piena luce sulla dinamica e le cause dell’incidente, e capire anche cosa stesse facendo di preciso il 66enne in quella zona buia a quell’ora