Strage sulla nuova Statale 38: "Segnaletica molto carente, era un progetto da bocciare"

Il parere di Enio Bertolini, titolare di un'autoscuola

Il drammatico incidente di Cercino

Il drammatico incidente di Cercino

Morbegno (Sondrio), 18 dicembre 2018 - All'indomani della terribile tragedia avvenuta nel territorio comunale di Cercino, un incidente stradale senza precedenti in provincia di Sondrio, in tanti si domandano come sia stato possibile che una delle due vetture abbia imboccato la nuova statale 38 contromano, ma in molti hanno anche la risposta a questa domanda.

È diffusa, infatti, l’opinione che in quella zona sia poco chiara la segnaletica e che non sia così difficile commettere un errore rivelatosi tanto tragico. «Ritengo corresponsabili dell’incidenti gli evidenti errori di segnaletica orizzontale e di velocità sulla strada, nonché chiari ed evidenti errori di progettazione e di autorizzazione della strada, e precisamente nella trasformazione di un progetto esistente a due carreggiate separate, ad un progetto con una sola carreggiata a doppio senso – afferma Enio Bertolini, un passato nel settore dell’educazione stradale -. Non ci sono giustificazioni, anche perché avevo già segnalato la pericolosità, temendo che si potessero verificare gravissimi incidenti, anche mortali, proprio come quello avvenuto domenica sera. Sono convinto: l’incidente si poteva e si doveva evitare con una segnaletica diversa e soprattutto pensando al termine e alle confluenze delle carreggiate a livelli diversi, così da evitare l’imbocco in contromano anche in caso di scarsa visibilità».

In tanti la pensano così, e diverse persone ieri hanno segnalato che già in passato si sono sfiorate tragedie molto simili. «Il 30 novembre siamo andati a Milano e anche noi abbiamo incrociato un’auto in contromano più o meno a quell’altezza – racconta una valtellinese -. È stato un attimo di panico intenso. L’autista, in quel punto in cui la strada è a due corsie, non si è reso minimamente conto di essere contromano, se non dopo che abbiamo cominciato a strombazzare. Mi chiedo se è così «facile» prendere la variante di Morbegno in contromano, non c’è qualcosa che non va con la segnaletica?».

Una testimonianza, ma non è l’unica, sembra proprio che non si tratti di un episodio isolato. Matteo Lorenzo De Campo, presidente della Federazione autotrasportatori in seno all’Unione Cts della provincia di Sondrio, però, non si sente di colpevolizzare la segnaletica. «Certo, potrebbe essere più chiara, ma non mi sembra che l’errore sia così facile da commettere – afferma -. Si tratta, comunque, di un discorso molto difficile da fare il giorno dopo una così terribile tragedia»